Morta la mamma di Chiara Gualzetti: la 15enne uccisa 2 anni fa. Il marito sul web: ora sono di nuovo insieme

2 Lug 2023 14:40 - di Greta Paolucci
Chiara Gualzetti

Un nuovo lutto ha colpito la famiglia Gualzetti: è morta la mamma di Chiara, la 15enne uccisa da un amico, suo coetaneo, e il cui corpo fu trovato in una scarpata nel parco dell’Abbazia di Monteveglio (nel Bolognese) due anni fa. Solo 24 ore dopo la denuncia di scomparsa dei genitori. Oggi, il marito e papà della ragazza, Vincenzo Gualzetti, ha postato sui social il triste annuncio di un nuovo dolore, di un’altra perdita che è costretto ad affrontare: «Buongiorno gruppo. Purtroppo oggi una cattiva notizia che mai avrei voluto dare. Anche Giusi è volata via. Dopo 15 mesi di lotta contro la malattia stanotte si è spenta. Sono sicuro che ora sia di nuovo con Chiara. Non ho parole. Continuo a dire che mi sembra di vivere un incubo».

Bologna, è morta la mamma di Chiara Gualzetti: la 15enne uccisa 2 anni fa

Sì, un incubo: come altro poter definire quanto vissuto da quest’uomo che, nel giro di due anni, ha perso prima la figlia, barbaramente uccisa da un 16enne. Aggredita a coltellate senza pietà e senza un perché. E ora l’amata moglie, con cui dopo la tragedia di Chiara, l’uomo ha dovuto affrontare anche il calvario di una malattia che, alla fine, gli ha strappato ancora un affetto irrinunciabile: quello di sua moglie. Di una compagna di vita con cui ha affrontato e condiviso il dolore più grande.

Chiara Gualzetti, un omicidio brutale e una furia cieca, senza un perché…

Un omicidio efferato, quello di Chiara Gualzetti, che avvenne non lontano dall’abitazione dove la vittima abitava con i genitori. Un’aggressione di una violenza cieca e gratuita, quella compiuta dall’assassino: Chiara viene prima sorpresa alle spalle. Poi colpita con numerosi colpi di coltello sferrati  «con una furia inaudita», sul collo e sull’addome. Quindi, colpita con calci e pugni alla testa… Lo ricostruirà il processo, in un dibattimento che si è concluso con la sentenza di condanna del killer – oggi detenuto al Pratello –. Un imputato che «non ha mai non ha mai speso un pensiero di rammarico» per la vittima. Una ragazzina ingenua, la cui colpa è stata solo quella di “di essersi confidata con lui. E, soprattutto, di essersi fidata di lui…

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