Oggi la giornata più calda, bollino rosso in 8 città. Come difendersi: il “decalogo” della Croce Rossa
Temperature bollenti e afa che soffoca l’Italia. Oggi bollino rosso e giornata più calda con massima allerta in ben 8 città: si tratta di Roma, Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti e Torino. Allerta di livello 2 e quindi bollino arancione, invece, per Milano, Ancona, Bologna, Brescia, Campobasso, Pescara, Verona e Viterbo. Questo quanto registra il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, che monitora 27 città. In tutte le restanti città monitorate (Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Trieste e Venezia), le temperature si manterranno a livello 1 contrassegnate dal bollino giallo. Nessun bollino verde, quindi, tra le città monitorate.
In particolare nel Lazio per fronteggiare l’ondata di calore “sono state allertate anche le strutture sanitarie che potranno essere chiamate a fronteggiare un incremento di patologie o emergenze legate agli effetti delle alte temperature”, sottolinea la Regione in una nota. L’Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Lazio ha comunicato “che da mercoledì 12 luglio, si verificherà un’ulteriore ondata di calore, con un incremento delle temperature. Queste ultime risulteranno molto elevate nelle ore diurne ed elevate nelle ore notturne”.
“Le temperature potranno arrivare a una decina di gradi sopra la media stagionale, con un incremento significativo durante le ore notturne, a causa di aria molto calda anche a quote di montagna. Tale situazione potrà durare per almeno 7-10 giorni dal prossimo mercoledì – evidenzia la nota -. Sul fronte della salute pubblica c’è un evidente rischio per la popolazione più fragile, qualora esposta a temperature così elevate, soprattutto in conseguenza del fatto che anche le ore notturne non porteranno particolare refrigerio. La Regione Lazio ha invitato le amministrazioni locali a regolare le proprie funzioni di protezione civile e socioassistenziali rispetto a questo specifico rischio per la popolazione fragile e più esposta”.