Parco giochi ai Fori imperiali, Bruno Guerri demolisce il piano di Gualtieri: è un oltraggio

11 Lug 2023 10:03 - di Elsa Corsini

Il piano del sindaco di Roma Gualtieri di piazzare un pirotecnico parco giochi per turisti ai Fori Imperiali non va giù a Giordano Bruno Guerri. Che inorridisce di fronte all’oltraggio. “Ho letto il piano del Campidoglio”, dice in una lunga intervista al Messaggero, che ha riportato la notizia, e attacca ad alzo zero il progetto di “presunta riqualificazione  per ridare centralità alle vestigia dei Fori”.

Parco giochi ai Fori, Bruno Guerri: una follia

“Ma cosa pensano di tirar fuori oltre a quello che è già sotto gli occhi di tutti? Quale storia, quale archeologia? Cosa vogliamo dare di più a romani e turisti?”, chiede provocatorio lo scrittore, giornalista e storico del Novecento. Bocciata anche l’idea delle “contaminazioni” fra periodi e arti diverse. “Certe cose bisogna saperle fare. Altrimenti vengono fuori delle cose raffazzonate e solo ideologiche”. Il progetto capitolino è sbagliato – incalza Bruno Guerri – è fuori dalla realtà. Frutto di un pensiero di chi la città non la vive. E che non tiene conto della realtà odierna che richiede la conservazione di via dei Fori Imperiali e la sua valorizzazione. L’idea di demolire lo “stradone fascista” del resto non è nuova per la sinistra e fu avversata già dallo storico dell’architettura Giorgio Muratori.

È un progetto a parco a tema, non da Capitale

Insomma un Luna Park ai Fori, così come appare dalle carte capitoline, è un’operazione da ignoranti. “Non ha senso creare questa specie di parco giochi per turisti. È un progetto da parco a tema, non da Capitale. Un luna park triste, male organizzato, sporco e in mano a tutti i micro commerci para-legali che infestano tutta la città. Una Disneyland di quarta categoria”. La bocciatura dello storico è netta. Del piano non salva nulla, perché offende la storia, danneggia la quotidianità dei romani e tradisce le aspettative dei turisti.

“La storia non si cancella mai”

“Che cosa faremmo vedere ai milioni di cinesi, americani, arabi che vengono ai Fori dall’altro capo del mondo per vedere la maestà dell’Antica Roma? Una specie di luna park fatto di chioschetti, di gazebo, di installazioni temporanee. Ma la storia non si cancella. Ogni volta che lo si fa, si sbaglia”. Per riqualificare i Fori romani ci vuole ben altro.

Il Campidoglio pensi al degrado

Comune di Roma dovrebbe preoccuparsi dello stato di degrado del complesso archeologico, dei turisti prede di “saltafila” abusivi, di finti gladiatori invadenti, di venditori di ombrelli se piove e bottigliette d’acqua se fa caldo. “La riqualificazione dei Fori Imperiali – dice Bruno Guerri – non passa per la demolizione dell’esistente ma per la sua valorizzazione. È il paradosso di chi non sapendo gestire l’ordinario si affida a interventi che di straordinario hanno solo hanno solo la velleità e la collaudata incapacità a valorizzare l’esistente. E il preesistente”.  Infine molti dubbi tecnici. “Sarei curioso di sapere anche cosa ne pensa la Soprintendenza di Stato. E non credo che il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sia d’accordo”.

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