Piano Mattei, prima svolta storica col governo Meloni: riaperta la rotta aerea con la Libia

24 Lug 2023 16:20 - di Mario Campanella
Conferenza

La Conferenza sui migranti sta segnando una svolta storica nelle politiche del Mediterraneo assegnando all’Italia la primazia nel ruolo di coordinamento tra l’Europa e il Nordafrica, per costruire condizioni di progresso nel continente africano e percorsi di pace. La presenza di Ursula Von der Leyen e la definizione di punti precisi che impegnano l’Europa ad assumere iniziative fondamentali in sede diplomatica, con atti concreti, suscita il naturale entusiasmo di Fratelli d’Italia che sottolinea come l’esecutivo abbia fatto recuperare un prestigio internazionale  alla nostra nazione. Diverse le dichiarazioni di parlamentari di FdI che sottolineano quest’aspetto nel giorno in cui arriva un annuncio per certi aspetti striico tra Italia e Libia, primo passo concreto verso l’obiettivo di una nuova cooperazione internazionale con i paesi africani e nordafricani, già ribattezzato nuovo Piano Mattei.

Il volo Roma-Tripoli dopo dieci anni di stop

Oggi un volo diretto ITA Roma-Tripoli ha infattu riaperto la rotta dei cieli libici dopo dieci anni di interruzione. Il volo, con a bordo il primo ministro Dbeibeh, è il preludio dell’avvio di una nuova rotta commerciale a partire dal prossimo autunno. Dopo la Conferenza internazionale su Sviluppo e Migrazioni, è un altro segno tangibile della direzione che il governo italiano vuole imprimere nelle relazioni con la Libia e nei rapporti con gli Stati del Mediterraneo allargato. Un altro effetto positivo del lavoro diplomatico di Palazzo Chigi e della considerazione che l’Italia ha, nei paesi africani, dopo una letargia durata decenni.

La Conferenza sui migranti e la fine della politica “predatoria”

Legittimo l’entusiasmo dei parlamentari di FdI dopo l’appuntamento di Roma. Per il deputato Ylenia Lucaselli “la conferenza internazionale sullo sviluppo e le migrazioni è la prova tangibile di come il premier Meloni, e con lei tutto il governo, stiano improntando un cambio di approccio sul tema flussi e sulle relazioni con l’Africa”, mentre un altro deputato, Sara Kelany, evidenzia che “la visione strutturale e sistemica del problema è al centro dell’attività del governo ed il coinvolgimento dei Paesi dell’area mediterranea, del Corno d’Africa e dei Paesi arabi è una tappa fondamentale per l’avvio di quel processo virtuoso che porterà cooperazione per lo sviluppo e azioni concrete per spezzare il traffico dei migranti”. Per il senatore Paolo Marcheschi la conferenza “è una svolta, che produrrà risultati destinati a cambiare in meglio la storia contemporanea delle migrazioni e dei rapporti tra Nazioni del Mediterraneo”, mentre sempre da Palazzo Madama, la senatrice Cinzia Pellegrino dichiara che “”finalmente si percorre la strada di un approccio organico, che non si basa esclusivamente sulle emergenze e che prevede il sostegno allo sviluppo locale in una chiave di reale aiuto e mai più in maniera predatoria, come invece è stato sinora”.

Il Piano Mattei e le prospettive di cambiamento

La Conferenza di Roma, la riapertura della rotta con Tripoli, in parte anche la vicenda Zaki, dimostrano come grazie al governo Meloni c’è una considerazione diversa da parte dei paesi africani verso l’Italia. Il premier è andata ben oltre la politica di gestione dell’emergenza guardando al famoso “Piano Mattei“, elaborato dal grande presidente dell’Eni nel dopoguerra. La sintesi di un ragionamento politico e culturale che trova tracce nel pensiero della Chiesa sulla necessità di una reciprocità con l’Africa e che fa da contraltare alla visione costantemente colonialista registratasi da parte dell’Occidente nel XX secolo e nei primi anni del ventunesimo. L’Italia in pochi mesi si è liberata dalla dipendenza energetica russa. E vuole finalmente recitare un ruolo da protagonista in un Mediterraneo che ancora oggi è il terminale di tante questioni geopolitiche rilevanti che riguardano il mondo.

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