Piromani, l’incubo delle nostre estati. L’esperto: “Pienamente imputabili, agiscono per frustrazione”

29 Lug 2023 15:41 - di Redazione
piromani

I piromani sono l’incubo delle nostre estati. Spesso animati da strategie criminali, altre volte da impulsi personali. Dall’inizio dell’anno , solo in Italia, 50 mila ettari sono andati in fumo e molte volte ad accendere il fuoco sono stati proprio i piromani. Ne abbiamo parlato con lo psichiatra Matteo Allone, che ha dedicato molti studi all’argomento.

Come sì possono definire i piromani ?

La piromania viene annoverata tra i disturbi del comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta. Il piromane è un incendiario anche se non sempre un incendiario è un piromane. Elemento fondamentale in quest’ultimo è L’attrazione, l’ossessione e l’eccitazione per il fuoco. Il soggetto prova piacere sia durante la preparazione che durante l’esecuzione . Ed assiste agli effetti distruttivi mischiandosi tra i soccorritori.

Cosa spinge un piromane ad accendere il fuoco ? Ed è imputabile?

L’orientamento più recente è che per quanto l’impulso sia irrefrenabile il soggetto conserva la propria capacità di intendere e vuole compiere l’atto scegliendo deliberatamente giorni in cui per le condizioni climatiche gli effetti sono più distruttivi.  Una riflessione va fatta certamente anche sullo spirito del tempo e sul significato simbolico del fuoco. È certo che viviamo in tempi di rapidi e imprevedibili mutamenti: climatici, economici e geopolitici. I videogiochi dei nostri adolescenti  e la filmografia ci rappresentano un futuro distopico. Tutto il mondo è in fiamme. La psiche individuale può essere ancor più vulnerabile e cercare delle soluzioni al senso di frustrazione, di crisi d’identità, rabbia, impotenza attraverso il fuoco distruttivo invece che con il fuoco della passione, degli ideali, che conduce al cambiamento alla trasformazione , al rinnovamento.

Cosa si può fare in termini di prevenzione ?

È necessario  intervenire precocemente e qui anche in ambiti psicologico il tema della prevenzione diventa fondamentale. Avere cura della crescita emotiva delle nuove generazioni. Una educazione psicoaffettiva che riconduca al significato più profondo dell’essere umano. Educazione etica ed estetica per costruire personalità mature e migliori. Infatti la sfida della nuova psichiatria saranno i disturbi di personalità, modalità pervasive e disadattive di essere al mondo. I nuovi matti di una normalità alla ricerca di falsi maestri : “influencer”. È una vera follia avere smarrito la via che conduce alla realizzazione della propria unicità che non vuol dire individualismo, ma individuazione, il grande uomo che non esclude il mondo ma lo include e come tale lo riconosce ,lo rispetta ,lo protegge.

Una domanda sull’attualità : tanti i casi clamorosi di antisociali e borderline che commettono omicidi. Sono “ matti “?

Borderline ed antisociali non sono matti. Vanno ricondotti al senso di responsabilità senza il quale non vi è vera crescita psicologica e morale. Essere “folli “significa essere unici, mitici, e soprattutto utili a se stessi e agli altri.

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