Presentato il nuovo numero della rivista “Partecipazione”: focus su agricoltura e agroalimentare
L’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano per l’Italia il settore primario e ad essi è dedicato il focus del quarto numero di Partecipazione, la rivista trimestrale dell’Istituto Stato e Partecipazione (fondato un anno fa per approfondire le tematiche dell’economia, del lavoro e della geopolitica), presentato ieri pomeriggio alla Camera nella sala dedicata a Pinuccio Tatarella. A fare gli onori di casa Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura, nonché segretario dell’Istituto ed editore della rivista.
Amorese ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura che incrocia temi come l’industria agroalimentare, nonché l’ambiente e l’identità ovvero i prodotti di qualità segnati da riconoscimenti vari che caratterizzano il Made in Italy nelle cucine e sulle tavole di tutto il mondo. Si è poi soffermato sull’importanza della sovranità alimentare anche per la qualità del cibo italiano mentre all’estero si comincia a parlare di “desert food” e si vorrebbe estendere la produzione di carne sintetica ed altri prodotti che però hanno ricevuto al Senato già uno stop con l’approvazione del ddl che mette al bando i cibi e i mangimi sintetici e vieta l’utilizzo della parola carne per prodotti vegetali.
L’incontro è stato poi coordinato dal direttore della rivista e presidente di “Stato e Partecipazione”, Francesco Carlesi, che ha esordito ricordando Paolo Borsellino e la sua cultura dello Stato e ha ribadito le tematiche del suo editoriale in cui affronta l’Italia in cammino tra passato e futuro.
L’impegno di Fratelli d’Italia in Parlamento a difesa dell’agricoltura e la necessità di una legge contro gli agroreati sono stati al centro dell’intervento di Marco Cerreto, capogruppo di FdI in Commissione agricoltura, che sulla rivista ha riportato anche alcuni dati sul volume d’affari delle agromafie, pari a 24,5 miliardi di euro e ha evidenziato le motivazioni della sua proposta di legge per colpire le frodi e gli illeciti agroalimentari che riguardano soprattutto i prodotti Made in Italy, apprezzati e molto richiesti in tutto il mondo.
Il docente universitario Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio della Coldiretti, si è soffermato su alcune criticità del settore: dal tentativo cinese di acquistare le sementi all’occupazione di suoli agricoli per produrre energie con il fotovoltaico, dal cibo sintetico prodotto in fabbrica alla produzione del biogas. L’economista agrario Ermanno Comegna ha invece analizzato i risultati del VII censimento dell’agricoltura che hanno evidenziato da una parte la crescita della professionalizzazione del settore, ma dall’altra la riduzione dell’attività zootecnica e la diminuzione del numero delle aziende agricole.
In collegamento è intervenuto Sandro Righini, curatore del focus sull’agricoltura che ha brevemente citato anche gli altri articoli dedicati al tema soffermandosi in particolare sul rapporto tra geopolitica e agricoltura, evidenziato dalla guerra in Ucraina. L’unico ospite esterno è stato il segretario dell’Ugl Francesco Paolo Capone, che da sindacalista ha ricordato alcune questioni ancora da risolvere e che riguardano non la trasformazione dei prodotti agricoli, ma la loro raccolta: dall’alto tasso di incidenti sul lavoro alle retribuzioni basse, dal lavoro nero al caporalato. A tal fine ha ricordato anche alcuni progetti portati avanti con le prefetture e la Coldiretti per favorire l’integrazione dei lavoratori stagionali contro ogni forma di sfruttamento e di degrado.
Infine, l’incontro è stato concluso da un altro docente universitario Gian Piero Joime che sulla rivista non si è occupato di agricoltura ma dei limiti dello sviluppo sostenibile, avanzando alcune tesi sul destino del sistema energetico e ribadendo la necessità del ritorno alle politiche industriali come già adottato dagli Stati Uniti perché l’Europa non può trovarsi schiacciata tra il protezionismo americano e l’imperialismo dirigista del comunismo cinese.