Procaccini: macché estrema destra, Vox governa già città e regioni con i popolari spagnoli

24 Lug 2023 10:56 - di Redazione

Vox è ciò “che era Fratelli d’Italia alcuni anni fa”, dice Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia e copresidente dell’Ecr, leggendo in controluce, in un’intervista a Repubblica, il risultato delle elezioni spagnole anticipate che hanno determinato una flessione del partito di Abascal demonizzato da chi grida all’uomo nero aiutato, come al solito, da una certa stampa asservita al potete dominante.

Al Parlamento europeo, Vox è nel raggruppamento Ecr. E dunque Procaccini sa bene di cosa parla.

A chi chiama Vox “estrema destra”, l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia ricorda che così “hanno fatto con noi. Poi però succede di vincere le elezioni e si scopre che non accadono cataclismi e disgrazie, come evocato soprattutto da un pezzo di mondo dell’informazione. Le dico anche perché lo fanno: sanno che il centrodestra unito vince e allora il gioco è demonizzarne una parte”.

Quanto all’eventuale “apporto che Vox può dare a un esecutivo con il Partito Popolare – ragiona il copresidente dell’Ecr – rappresenterebbe l’inizio di una stagione politica nuova per la Spagna”.  Sarebbe un “fatto interessante, storico”.

D’altra parte “l’agenda tra noi” e Vox “è sovrapponibile, il programma elettorale è simile a quello che presentammo in Italia l’anno scorso. Poi quando vai al governo, ovviamente, non puoi dettare l’agenda, né da senior partner, come lo siamo noi, né da junior partner come potrebbe accadere a loro”.

“Di certo le Europee del 2024 sono un passaggio fondamentale per i partiti – avverte Procaccini. – Sono elezioni proporzionali, dove ognuno deve spingere sulla propria identità, per un governo appena nato sarebbero una grande prova di solidità nel momento più delicato”.

Ma, ora, non c’è alternativa ad un governo con Vox e Pp: “Pure se fosse una maggioranza risicata Pp e Vox assieme sono solidi”.

Procaccini ricorda che “insieme stanno già governando città e regioni superando alcune conflittualità. Sarebbe la certificazione di un modello già esistente”.

“Discorso diverso per Sanchez, che dovrebbe – ricorda l’Europarlamentare di FdI – andarsi a prendere i voti indipendentisti oltre a quelli di Sumar. Per usare un parametro di riferimento molto utilizzato, credo che i mercati siano più spaventati da una vittoria di misura di Sanchez”.

 

 

 

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