Raisi: sulla Spagna grande bluff a sinistra. Primo: Vox non è sovranista. Secondo: Sanchez ha sdoganato gli ex terroristi Eta

25 Lug 2023 10:20 - di Vittoria Belmonte
Spagna

Secondo Enzo Raisi, ex parlamentare di An, poi del Pdl, già dirigente del FdG missino e oggi imprenditore di successo che vive in Spagna e ne conosce molto bene le dinamiche politiche, in Italia sul voto spagnolo si stanno dicendo molte sciocchezze. Sia perché si conosce poco la realtà locale, sia perché c’è un interesse a sinistra a leggere il responso delle urne in chiave anti-Meloni. Visto dalle parti di Madrid, insomma, l’ambaradan della stampa progressista su Sanchez e l’onda nera e su Abascal “leader dei bulli” è solo frutto di ignoranza e malafede.

Intanto – osserva – “la Spagna rischia di avere un governo non legittimato dalle urne con dentro gli ex terroristi dell’Eta di Bildu e gli indipendentisti catalani di Puigdemont”.  E già, perché mentre tutti si stracciano le vesti per il sovranismo presunto di Vox, Sanchez ha sdoganato gli estremisti di Bildu, una coalizione di sinistra radicale e indipendentista guidata da Arnaldo Otegi, un tempo legato all’organizzazione terroristica Eta e asceso a leader politico dopo gli anni passati in carcere. “Ma come mai – si chiede Raisi – nessuno sottolinea questo dato? Sanchez ha sdoganato quelli che sparavano addosso ai socialisti stessi. E gli dobbiamo battere le mani fingendo che il pericolo viene da Vox? “.

Anche su Vox, Raisi ribadisce quello che i giornali italiani non vogliono vedere, preferendo raccontare una realtà contraffatta dai filtri ideologici e dai pregiudizi di cui si nutre la loro propaganda. “Vox è una costola del partito popolare – afferma – non sono contro l’Europa e non sono sovranisti, sono europeisti e liberali. Hanno rotto con i popolari da cui provengono perché hanno posizioni più rigide sulla questione basca e catalana. Punto. Questo è e nessuno lo dice. Leggo solo stronz..e sull’onda nera…”.

Poi, continua, ha ragione Giorgia Meloni a sorridere di una sinistra che si consola col pareggio di Sanchez e non vede che il centrodestra ha preso molti voti ed è cresciuto. Guardando all’analisi dei flussi elettorali, infatti, “emerge che i popolari hanno preso più voti dall’elettorato socialista che da quello di Vox”.  “Vox è stata danneggiata dal voto utile legato alla particolarità della legge spagnola, che premia il voto locale perché un partito regionale ha bisogno di 25mila voti per fare un seggio mentre uno nazionale ha bisogno di 65mila voti. Ma questa sconfitta storica di cui si parla in Italia non c’è stata, secondo i sondaggi ha preso quello che era previsto. Sanchez è riuscito a crescere sfruttando proprio questo sistema in Catalogna, da lì sono arrivati i voti che lo hanno salvato mentre quella regione premiava da 15 anni la sinistra indipendentista”.

Sulla possibilità che si possa formare un governo con popolari e socialisti insieme, Raisi è scettico: “Non è una cosa prevedibile, perché in un faccia a faccia con Feijóo il socialista Sanchez lo ha escluso categoricamente. Ci fosse stato un Gonzales la cosa era già fatta, ma purtroppo c’è Sanchez”.

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