Report, in onda per la terza volta il servizio contro Urso. Ranucci fa lo gnorri: dov’è la querela?

30 Lug 2023 12:36 - di Giovanni Pasero
Ranucci, Report Urso

Per la terza volta Report ha mandato in onda «lo stesso servizio diffamatorio nei confronti del ministro Urso, senza peraltro dar conto della querela che il ministro ha prontamente presentato». Fioccano le proteste di deputati e senatori di Fratelli d’Italia (da Mieli a Filini, da Berrino a Lisei, da Gelmetti a Satta) per la messa in onda della replica di una puntata, già al vaglio della magistratura.

Come ricorda Luca Sbardella, «il ministro Urso ha presentato querela a suo tempo, la trasmissione Report, forse pensando di possedere la verità assoluta in tasca, nonostante l’azione giudiziaria in corso, ha ben pensato di riproporlo nelle repliche estive. Ci chiediamo però – osserva il parlamentare di FdI – se tutto questo esponga o meno la Rai a futuri danni o risarcimenti».

La nota del ministro Urso contro Report

In una nota il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha annunciato di avere «dato mandato ai legali di accludere anche questo atto senza precedenti nella causa per diffamazione già iscritta in ruolo dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del direttore di Report, signor Ranucci, e di presentare un’altra querela nei confronti di coloro che hanno programmato le repliche nel palinsesto Rai, pur consapevoli anch’essi delle denunce in corso e di quanto pubblicamente emerso nel frattempo, che dimostra la assoluta infondatezza del servizio, basato su testimonianze manipolate e su una chiara volontà diffamatoria. Aggiungo di aver denunciato la vicenda all’Ordine dei giornalisti affinché proceda nei confronti del sig. Ranucci per la clamorosa e perdurante violazione della deontologia professionale», conclude il ministro.

L’incredibile versione di Ranucci: non ho avuto la querela

Dopo l’annunciata querela da parte di Urso, Ranucci ha fornito la sua versione dei fatti in un post su Facebook.

«Ringrazio il signor ministro Adolfo Urso, ma non sono il direttore di Report. Appartengo alla schiera dei vicedirettori al momento azzerati. In merito a quanto contestato si fa presente che Report prima della puntata in questione aveva più volte invitato il signor ministro a rilasciare un’intervista sulle questioni sollevate. Il signor ministro ha declinato l’invito evitando il contraddittorio che non è avvenuto non per responsabilità di Report. Tuttavia era stata inviata al signor ministro una mail con delle domande. Di gran parte delle risposte è stato dato conto durante la puntata. La lettera integrale è stata pubblicata sul sito. Così come tutte le informazioni successive giunte alla redazione dopo la puntata. Tali informazioni sono state rilanciate sui social a ogni replica. Report fa presente che nessun atto o notifica di querela è giunto al momento in redazione tale da bloccare la regolare messa in onda delle puntate. Anche perchè le repliche di Report rappresentano una risorsa per l’azienda in quanto sono a costo zero. Report fa anche presente che nessuna intervista è stata manipolata. Tale accusa è grave ed è facilmente smentibile attraverso le interviste originali in possesso degli inviati».

FdI: “Attendiamo i provvedimenti della magistratura e della Vigilanza Rai”

«Ora – come osserva il senatore di FdI Franco Zaffini – attendiamo i provvedimenti dalla commissione Vigilanza Rai, nonché l’esito del lavoro della Magistratura. Ma da subito auspichiamo un definitivo cambio di passo per il futuro dell’informazione pubblica».

 

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