Roma, non hanno il biglietto e prendono a calci e pugni un capotreno. Poi volano alle Canarie
Prendono a calci e pugni un capotreno mandandolo in ospedale. Poi raggiungono l’aeroporto e proseguono il loro viaggio, destinazione Canarie. È successo a Roma sul Leonardo Express, il convoglio che collega la stazione Termini della Capitale all’aeroporto di Fiumicino. I sei viaggiatori erano a bordo sprovvisti di biglietto. E quando il controllore si è avvicinato per chiedere il titolo di viaggio, lo hanno aggredito a calci e pugni.
Roma, aggrediscono a calci e pugni un capotreno
Arrivati a Fiumicino sei hanno tentato di allontanarsi per raggiungere l’imbarco per le Canarie. Individuati, sono stati identificati dalla polizia e poi lasciati andare. Un “contrattempo” che non ha però impedito al gruppo di prendere l’aereo per le vacanze. Ora sull’aggressione avvenuta mercoledì sono in corso gli accertamenti della Polaria e della Polfer.
Dopo l’aggressione volano per le Canarie
Le indagini sono scattate dopo la denuncia dello stesso capotreno, un uomo di 46 anni. Secondo quanto ricostruito, stava controllando i biglietti quando ha trovato sul convoglio un gruppo di sei ragazzi tutti senza ticket. Ne è nata una discussione accesa. Poi dalle parole si è passati ai fatti, con due componenti del gruppo di vacanzieri (ora indagati) che hanno iniziato a picchiare con calci e pugni il dipendente delle Ferrovie.
Le indagini della Polfer dopo la denuncia
Il macchinista, che si è accorto di quanto stava succedendo, ha portato il collega nella cabina dove si è riparato prima di essere trasferito in ospedale. Il treno ha poi proseguito per Fiumicino dove i ragazzi sono scesi. Ora per le indagini sarà importante ricostruire la dinamica dell’aggressione anche attraverso l’esame delle telecamere a bordo treno.
“Stava semplicemente facendo il suo lavoro”
“Il lavoratore aveva semplicemente sollecitato i passeggeri a regolarizzare il titolo di viaggio. Ed è dovuto invece andare ospedale”, è il commento del responsabile del dipartimento Attività Ferroviarie e Servizi della Fit-Cisl del Lazio, Fabio Bonavigo. “Va fatto tutto il possibile per evitare derive indegne. E per fare in modo che le persone non debbano andare a lavorare temendo per la propria incolumità. Il 31 luglio avremo un incontro con la direzione regionale Lazio di Trenitalia, faremo in modo che nulla resti intentato”.