Rosato boccia le opposizioni: “Un boomerang la mozione contro Santanchè”. Sì alla riforma della giustizia

8 Lug 2023 16:23 - di Giulio Fioretti

La mozione contro Daniela Santanchè? Un clamoroso autogol. La riforma della giustizia? Una necessità ineludibile a cui Italia Viva non si sottrarrà. Ettore Rosato, deputato renziano, un lungo e prestigioso passato in cui è stato anche capogruppo del Pd a Montecitorio, confessa in un’intervista a Il Dubbio tutte le sue perplessità sull’azione politica di Schlein e Conte, dalla vicenda che riguarda il ministro del turismo sino all’annunciata riforma della giustizia da parte del governo Meloni.

“Garantismo vale anche per i ministri”

Nell’intervista, l’ex vice Presidente della Camera, proprio sulla questione Santanchè, ricorda che “Il garantismo è un principio che vale per tutti, anche per i ministri. Per i quali poi, come per chiunque faccia politica, valgono delle accortezze in più. E su questo il governo e la ministra si devono assumere le loro responsabilità. Altro è la mozione di sfiducia che mi sembra sia il modo migliore per compattare la maggioranza”. Una bordata che conferma la distanza siderale del partito di Renzi da cinquestelle e Pd.

“Basta fughe di notizie sui giornali”

Sull’annunciata riforma Nordio,  Rosato dice che “Servono procedura più comprensibili, rapide, efficaci, con una semplicità di percorso che valga per la parte dell’accusa e per quella della difesa. Assistiamo continuamente a comunicazioni che dovrebbero restare riservate e che gli interessati, invece, continuano a leggere sui giornali prima di riceverle. Una realtà che dimostra che il problema esiste e bisogna smettere di parlare di riforme, ma farle. Siamo pronti a votare a favore perché erano cose che stavano nel nostro programma elettorale. Lavoreremo con gli emendamenti per affrontare le diverse questioni con spirito critico e di collaborazione”. Rosato, all’indomani della sentenza definitiva di assoluzione per i genitori di Matteo Renzi, conferma che la stragrande maggioranza degli italiani rappresentati in Parlamento vuole le riforme della giustizia. E che l’asse del giustizialismo è sempre più isolato.

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