Russia, Putin ratifica la legge che vieta i cambi di sesso. “Così combattiamo il satanismo”
Niente cambi di sesso in Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha ratificato oggi la legge che vieta qualsiasi intervento medico per il cambio di sesso di una persona e una nuova, pesante stretta contro la comunità Lgbt. Il provvedimento, che non ha carattere retroattivo, era stata approvata dal Consiglio della federazione a metà della settimana scorsa e meno di una settimana prima dalla Duma. La legge, sotto il titolo “Sui fondamenti della protezione della salute dei cittadini nella Federazione russa”, era stata presentata alla fine di maggio da un gruppo di 400 deputati di diverse formazioni politiche.
I cambi di sesso e la lotta al “satanismo”
La crociata del Cremlino per proteggere quelli che considera i “valori tradizionali” del Paese aveva fatto registrare un’importante vittoria una settimana fa. Era stata votata all’unanimità la proposta di legge che vieta la transizione di genere in Russia, atto considerato come “puro satanismo” nonché frutto “dell’ideologia occidentale anti-famiglia”. I 386 deputati presenti alla Camera bassa del Parlamento russo si erano quindi espressi a favore del provvedimento che proibisce gli interventi chirurgici finalizzati a cambiare sesso.
La Chiesa ortodossa russa ha fatto della crociata contro il modello Lgbt una sorta di modus operandi, sostenendo( come del resto fa su tutta la linea) il presidente russo. Per il patriarcato ” il modello Lgbt è espressione del maligno che contamina i valori occidentali e cristiani “. Nella discussione parlamentare, iniziata lo scorso anno ,tutti i deputati erano intervenuti per sottolineare come “gay, bisessuali e transgender occupano i più importanti posti di potere e le funzioni dirigenti degli Stati, mentre la propaganda diventa una reclame incessante, e diventa norma perfino nelle favole per bambini”.
La citazione di Nabokov
Nel dibattito parlamentare era stato citato anche Vladimir Nabokov, l’autore di Lolita, capolavoro letterario portato sul grande schermo da Stanley Kubrick, come esempio di “espressione artistica da non confondere con il dramma della pedofilia”. Usati termini come ” Satana ” e ” Maligno” espressione di quel sottofondo culturale religioso che continua a dare forza al presidente russo.