Sallusti difende Facci dalla censura sovietica: “Perché il Pd sta zitto su Saviano e Fedez?”
10 Lug 2023 8:41 - di Sara De Vico
All’indomani della tempesta su Filippo Facci per il suo articolo sul caso La Russa, Alessandro Sallusti non ha dubbi da che parte stare. Non solo punta l’indice sull’editto dell’inquisitore Sandro Rutolo (un ex modesto giornalista alla corte di Santoro) e i modi da censura sovietica. Ma evidenzia lo strabismo del Pd. Che non ha mosso un dito nei confronti di casi ben più gravi.
Sallusti difende Facci: cosa c’entra il comitato etico?
“Filippo Facci, una delle più brillanti e originali penne del giornalismo italiano, firma di Libero, non può andare in Rai come previsto e deciso” – riassume Sallusti. “Perché in un articolo su questo giornale si è concesso un gioco di parole sulla vicenda della presunta violenza sessuale che ha coinvolto il giovane La Russa. L’editto porta la firma dell’inquisitore Sandro Ruotolo. Che si chiede se il comitato etico della Rai non abbia nulla da dire sul sessismo di Facci”.
Gli insulti di Saviano contro Meloni
Non si capisce – scrive Sallusti – che osa c’entri il comitato etico della Rai con un articolo pubblicato su Libero. “Se la sua giurisdizione superasse il confine di ciò che viene detto in Rai, saremmo in presenza non di un organo di controllo interno quale è ma di un soviet supremo dell’informazione italiana”. Ma c’è di più. Altri giornalisti non sono stati neppure sfiorati dall’inquisizione, questa volta capitanata dall’attuale portavoce di Elly Schlein.
Nessun censura per Fedez
” Al Pd non è passato per la testa neppure per un attimo di chiedere al comitato etico della Rai di escludere Roberto Saviano dalla prossima stagione televisiva per aver detto su La7 che la presidente Giorgia Meloni è una bastarda”. Un insulto decisamente più grave e sessista di un gioco di parole mal riuscito Di cui non solo, a differenza di Facci, non si è mai scusato ma addirittura vantato”. Stesso trattamento di favore per Fedez. “Che ha addirittura simulato in diretta un rapporto tra uomini sul palco di Sanremo, cioè in casa Rai”.
La Rai deve scegliere: il Pd o l’indipendenza
Il sottotesto per Sallusti è chiaro. Il Pd non vuole Filippo Facci in Rai e ora alla Rai tocca scegliere. “Mettersi al servizio del Pd o dimostrare non dico l’indipendenza, sarebbe eccessivo, ma almeno un minimo sindacale di autonomia. Del resto c’è un precedente che dovrebbe fare scuola: avere mandato in onda anni fa Sandro Ruotolo.
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