Sallusti scatenato contro Travaglio: “Un attore: fa quello di sinistra, ma è di estrema destra”
Il titolo potrebbe essere Il mio canto libero, sarebbe “perfetto”. Alessandro Sallusti, ospite del Festival delle Città identitarie, ideato e diretto da Edoardo Sylos Labini e in corso a Trino, in provincia di Vercelli, ha anticipato che “a breve” dovrebbe uscire un suo libro sulla visione politica di Giorgia Meloni: “Nei mesi scorsi, ho avuto l’onore e il piacere di raccogliere la visione di Giorgia Meloni, che dovrebbe diventare un libro a breve”, ha detto, confidando poi quell’idea per il titolo.
Sallusti: “Ho raccolto la visione politica di Meloni. A breve un libro”
“Il mio canto libero potrebbe essere un titolo perfetto”, ha spiegato il direttore di Libero, riferendosi al celebre brano interpretato da Arianna durante la serata. Meloni, ha aggiunto, “sarebbe molto a suo agio su questo palco, perché il senso della sua visione gira proprio attorno all’identità”. “Siamo in un’epoca in cui ci vogliono far credere che l’identità sia una cosa del passato, invece – ha sottolineato Sallusti – è il futuro: senza identità non ci può essere futuro”.
“Sulla riforma della giustizia non mi sembra impaurita, spero che la faccia”
Parlando poi delle sfide politiche cui è chiamata Meloni, Sallusti si è soffermato sul tema della riforma della giustizia. “Mi auguro che ce la faccia, non mi sembra che sia impaurita, ma non bastano la volontà di un premier o di una maggioranza, né i voti in Parlamento. Quello della magistratura è un potere enorme e subdolo”, ha detto Sallusti, che sugli scandali della magistratura ha scritto un libro a quattro mani con l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, Il Sistema, portato in teatro proprio da Edoardo Sylos Labini.
Sallusti scatenato contro Travaglio: “Un attore: fa quello di sinistra, ma è di estrema destra”
Il direttore di Libero ha poi parlato anche di Marco Travaglio. “Un attore. Fa quello di sinistra, ma in realtà è di estrema destra. Siccome il personaggio funziona – ha sostenuto – lui recita quello”. “E in teatro è ancora meglio che al giornale”, ha ironizzato Sallusti, per il quale nella “recita” di Travaglio ci sarebbe “anche l’essere stato il braccio destro di Montanelli”. Per Sallusti, “è una balla clamorosa. Negli anni Ottanta lavoravo con Montanelli e Travaglio era il vice corrispondente dello sport da Torino. Montanelli non sapeva nemmeno che esisteva”. E alla domanda su chi siano stati i suoi editori più arroganti, Sallusti ha risposto: “Gli Agnelli. Erano molto ‘padroni’, gli editori più bruschi. Tutto il contrario di Berlusconi, che invece ha sempre governato con la persuasione e con l’autorevolezza”.