Sanchez perde l’occasione del duello tv, la Spagna si avvia a diventare di centrodestra

11 Lug 2023 11:45 - di Antonio Nicolò

Il duello, il primo dopo otto anni, è stato il meno visto nella storia della politica spagnola. Complice la stagione estiva, solo il 46% degli spettatori s’è collegato con le reti di Atresmedia, per una media di 5milioni di spettatori ma tutti sono concordi nel dire che se  Alberto Nunez Feijòo, il leader dei popolari, non ha stravinto, il premier uscente Pedro Sanchez, ha sicuramente perso. Tra accuse reciproche e toni duri è andato in onda il faccia a faccia tra i due leader, l’unico e l’ultimo, in vista della elezioni di domenica 23 luglio che annunciano una nuova sconfitta per il fronte progressista in Europa. Il faccia a faccia è stato più che altro un continuo scambio di accuse ma il premier in carica ha perso certamente la grande occasione della remuntada.

I toni del confronto

“Non farò mai come lei, non governerò mai con il braccio politico dell’Eta. La Spagna dirà basta con questo governo amico degli indipendentisti, voglio una maggioranza senza estremisti”,  aveva attaccato Alberto Nunez Feijò,”La verità è che volete andare al governo con Vox, un partito contro la Costituzione, estremista di destra, machista. L”Europa è preoccupata da questa prospettiva” ha risposto Sanchez. Il nodo delle alleanze ha caratterizzato il dibattito. Un confronto intenso, senza esclusione di colpi, con scambi di accuse, ma senza insulti e senza errori clamorosi o gaffe eclatanti da parte di nessuno. I sondaggi, com’è noto, vedono nettamente avanti la coalizione di centrodestra con l’alleanza tra popolari e conservatori che sembra anticipare ciò che potrà succedere tra 10 mesi in Europa.

L’errore “italiano” che non paga nei sondaggi

Pedro Sanchez ha scelto una campagna elettorale che ricalca l’errore commesso da Enrico Letta alle ultime elezioni politiche italiane e cioè la criminalizzazione di Vox e lo spauracchio di un’Europa impaurita dalla destra conservatrice. Tutte questioni che non fanno presa nell’opinione pubblica spagnola che, stando ai sondaggi, è pronta a premiare la coalizione moderata. Unico dubbio, l’affluenza al voto che potrebbe essere molto bassa in coincidenza con il grande  caldo che sta attraversando la penisola iberica e che è destinato a far aumentare l’astensione.

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