Santanchè al Senato per la mozione di sfiducia: “Ho detto la verità, chi dice il contrario mente”. Scontro tra FdI e M5S
E’ iniziata al Senato la discussione sulla sfiducia individuale al Ministro del turismo Daniela Santanchè, presentata dal Movimento 5 Stelle. Il ministro del Turismo, seduta nei banchi del governo, assiste nell’aula di Palazzo Madama alla discussione alla presenza deii ministri Musumeci, Bernini, Salvini, Giorgetti, Abodi, Casellati, Calderone e Roccella. Tensioni tra FdI e M5s, il clòima si fa subito acceso. «Non è con gli insulti che il M5S recupererà la verginità politica che ha definitivamente perduto. Dovevate aprire quest’aula come una scatoletta di tonno e invece nella casta vi siete integrati perfettamente». Incalza nell’aula di Palazzo Madama il senatore di Fdi Alberto Balboni, replicando agli attacchi del collega del M5S Ettore Licheri che nel corso della discussione li aveva definiti «pagliacci». «Al termine della votazione – l’affondo di Licheri – resterà una ministra dello Stato che allo Stato deve 1,2 mln di tasse non pagate. Se volete continuare a ridere, ridete pure, pagliacci». Dai banchi dei gruppi che sostengono il governo si sono subito levate grida di protesta. Il presidente Ignazio La Russa ha richiamato il senatore e riportato l’ordine in Assemblea: «Poteva risparmiarsi l’offesa ai suoi colleghi».
Santanché al Senato, Balboni: “Mozione di sfiducia strumentale e ipocrita”
Non ci pensa per nulla li grillini ad abbassare i toni: è bagarre: “alla Santanchè si addice il ministero della menzogna”, dicono nei vari interventi. Ha replicato Balboni: “Le accuse al ministro Santanchè dovranno essere dimostrate, per ora sono solo presunte. Resterà però l’esempio di un imprenditore che per far fronte alle difficoltà delle proprie imprese non ha avuto problemi nel mettere a disposizione tutto il proprio patrimonio personale”. “Santanchè ha svolto il ruolo di ministro del Turismo nel modo migliore possibile, lo dimostrano i risultati. Il turismo sta trascinando la ripresa economica più di ogni altro settore”, ha proseguito Balboni, che ha annunciato: “Voteremo contro questa mozione strumentale e ipocrita”.
Santanchè, FI: “La maggioranza uscirà rafforzata, l’opposizione divisa”
Stessa posizione dai banchi di Forza Italia: “La mozione di sfiducia al ministro Santanchè oggi sarà respinta con ampio margine. Fi voterà contro questa mozione di sfiducia, le opposizioni invece si divideranno per l’ennesima volta. Il Pd dimostrerà di non essere una seria e credibile alternativa di governo. La maggioranza ne uscirà rafforzata”. E’ la previsione di Senato Pierantonio Zanettin di Forza Italia, durante la discussione.
Santanchè: “Incomprensibile mozione che non ha come oggetto il mio operato da ministro”
“Per l’accusa che mi è stata ingiustamente rivolta, anche con grandissimi titoli sui giornali, mi permetto di ribadire che quando sono venuta in Senato il 5 luglio non ero stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Milano”. Il ministro del Turismo dopo la discussione generale ha ricordato all’Aula che “anche gli organi di stampa hanno confermato che alla mia residenza a Milano è stata consegnata la proroga delle indagini in data 17 luglio. Per cui non solo ho detto la verità, ma chi dice il contrario mente sapendo di mentire”, ha rimarcato l’esponente di Fdi. Poi mette il dito su un punto dolente, non ci sta a farsi mettere sul patibolo: “Negli interventi da parte dei rappresentanti di gruppi di opposizione non ho mai trovato critiche o censure attinenti all’esercizio delle mie funzioni di ministro”. “Comprendo – ha proseguito – che ci possano essere anche diversità grandi di opinioni, di impostazioni o di scelte per le attività realizzate da un ministro. Diversità che io rispetto. Ho invece qualche difficoltà a comprendere come si possa promuovere sulla base di elementi di un’inchiesta pseudo-giornalistica una mozione di sfiducia individuale che non ha come oggetto il mio operato da ministro della Repubblica” ma “che ha per oggetto dei fatti che, se verranno evidenziati, sono antecedenti al mio giuramento da ministro”, ha rimarcato l’esponente di Fdi. Che poi ha concluso il suo intervento:
“Dispiacere profondo per i tanti insulti alla mia persona”
“Rimane un dispiacere profondo per le tante parole, i tanti insulti, per tutto quello che è stato rivolto alla mia persona. Concludo confermando sempre e comunque un grande rispetto per questa assemblea, di cui anche io mi onoro di far parte come senatore. E che nelle funzioni che esercito al governo ho sempre inteso e intendo conformarmi a quei principi di legalità, responsabilità, disciplina e onore” indicati dalla Costituzione”.