Saviano fuori dal palinsesto Rai, il programma “Insider” non andrà in onda. L’ad: “Scelta aziendale, non politica”

26 Lug 2023 8:33 - di Gabriele Alberti
Saviano Rai

Non ci sarà Roberto Saviano nei palinsesti di viale Mazzini. A confermarlo è l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio.  «La scelta è aziendale, non politica», spiega in una intervista sul Messaggero. «Insider, faccia a faccia col crimine», quattro puntate, già registrate, previste da novembre su Raitre, non sarà mandato in onda. “Quindi avete applicato anche a lui il codice Facci?”, chiede il giornalista. “Le ripeto: Saviano non è in palinsesto”, aggiunge Sergio che taglia corto, anticipando quella che presumibilmente sarà la cagnara che aizzeranno nelle prossime ore Pd e M5s. Ma in attesa delle “insorgenze” delle opposizioni al governo, ci pensano i giornaloni a parlare di “mannaia” sullo scrittore di Gomorra, come fa la Stampa “( “Ha pesato il diktat di Salvini”, si legge”).  Alla base della decisione assunta in viale Mazzini nelle ultimissime ore, ci sarebbe la considerazione che il linguaggio usato ripetutamente da Saviano non sarebbe compatibile con il Codice etico cui s’ispira il servizio pubblico. Era stato lo scrittore ad  innescare l’ennesimo scontro con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, definito “ministro della malavita”.

Rai, l’ad Sergio conferma: “Saviano fuori dai palinsesti”

Saviano nel post di qualche giorno fa aveva parlato di “sodali” di Salvini  in Parlamento e di “bande parlamentari che lo difendono” e che “sono la forza delle sue menzogne”. Il caso Saviano era finito in Vigilanza, dove il centrodestra aveva definito tale atteggiamento e linguaggio incompatibili con il servizio pubblico. Per cui, le parole di Sergio sono chiare, una risposta a chi tenterà di far passare la “cancellazione” di Saviano come un regolamento di conti. Si tratta infatti dello stesso principio applicato per Facci. Un principio a cui  l’ad Sergio vuole tener fede di chiunque si tratti. Con l’intento di non trasformare la tv pubblica in un terreno di scontro politico quotidiano. 

Caso Saviano, l’ad: “Scelta aziendale, non politica”

Sugli addii di Fazio, Berlinguer, Annunziata, Gramellini, Sergio è stato chiaro: non è un fatto politico? Tenta di imbarazzarlo l’intervistatore. «Non lo so. Ci sono tanti altri conduttori, artisti, giornalisti che sono legati alle stesse idee delle persone che lei ha citato. E continuano a lavorare in Rai e molto bene. Fazio, mio amico da molti anni, è andato via prima che io arrivassi. Berlinguer, Annunziata e Gramellini erano tutti e tre, fino alla fine, nei nuovi palinsesti. Hanno fatto scelte personali che li hanno portati altrove». E apprezza a tal riguardo Federica Sciarelli, che ha dichiarato  che se le pressioni politiche ci sono, si può cercare di evitarle invece di andare via. «Ho trovato efficace e condivisibile quell’intervista- commenta Sergio- . Io al posto dei professionisti che sono andati via avrei fatto come la Sciarelli e come gli amici di Report. Perché in Rai si lavora bene».

Nunzia De Girolamo al posto della Berlinguer il martedì sera

L’Ad conferma che sarà Nunzia De Girolamo il martedì sera a prendere il posto della Berlinguer. «Un nuovo progetto che è in fase di gestazione. De Girolamo tratterà alla sua maniera temi politici, sociali, culturali. Il programma partirà dai primi di ottobre, il nome ancora non c’è». Il Messaggero insiste: “Voi però avere smontato TeleKabul. Perché mai?”. Sergio rigetta e rovescia l’assunto: «Non so perché è stato dato a Rai3 il nome della capitale afghana. Oggi è una rete pluralista e che spazia sui temi più vari, senza caratterizzazione di parte». Altra pagina: Giletti arriva a gennaio? «E’ tuttora sotto contratto con La7- risponde Sergio- . Quando sarà disponibile sul mercato, valuteremo nel reciproco interesse». Infine, il nodo Fiorello. La trasmissione di Fiorello si farà al Foro Italico? «Non è da escludere ma non è l’unica soluzione. Comunque sarà Rosario, con un tweet o con un video sui social o con una battuta a comunicare la decisione»

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