Strage di Bologna, FdI: “Governo dalla parte della trasparenza. Bisogna seguire le parole di Mattarella”

27 Lug 2023 20:03 - di Francesca Amendola
strage di Bologna

“Il governo è favorevole a qualsiasi desecretazione degli atti sulla strage di Bologna e su tutti i segreti relativi alla lunga stagione del terrorismo e della guerra fredda. Lo ha detto intervenendo oggi alla Camera in nome di FdI, il vice capogruppo Alfredo Antoniozzi. Antoniozzi ha sottolineato l’impegno del governo ” alla digitalizzazione degli atti nell’interesse supremo della verità, sia su Bologna che su tutti gli altri misteri che hanno riguardato la nostra nazione.”

“Seguire le parole di Mattarella e non avere paura della verità”

“Il presidente Meloni e il sottosegretario Mantovano- ha detto Antoniozzi- hanno dato già mandato di desecretare 163 documenti relativi ai rapporti tra Sismi ed Olp. Si tratta di documenti che riguardano , indirettamente e direttamente, la strage di Ustica, l’attentato alla Sinagoga del 1982 ed altre tragedie che hanno riguardato l’Italia. Cosi come ha detto il presidente Mattarella e come disse Aldo Moro, dobbiamo ricercare la verità e non averne paura”.

Antoniozzi ha rilanciato la necessità di ” costituire una commissione parlamentare sulle stragi, occasione persa nell’ultima legislatura ” e riguardo a Bologna ha aggiunto che ” ci sono troppi aspetti da chiarire: dal lodo Moro , richiamato dalla commissione Fioroni, che avrebbe riguardato il nostro Paese e un accodo per preservarlo da attentati terroristici di matrice araba, al rinvenimento di  cadaveri non identificati sul luogo della tragedia”

Dalla strage di Bologna, al  caso Moro e alla commissione Mitrokhin

Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia ha elencato le diverse commissioni di inchiesta sull’omicidio di Aldo Moro, la commissione Mitrokhin sulle influenze e le interferenze in Italia da parte dei Paesi del Patto di Varsavia, ricordando alcune parziali desecretazioni già avvenute il 2008 e il 2014. ” L’unico interesse che muove il governo Meloni, sia davanti agli ottantacinque morti di Bologna, sia dinanzi agli altri morti di stragi o attentati non del tutto chiariti, è la ricerca della verità. Lo dobbiamo alla memoria delle vittime e dei loro familiari e lo dobbiamo a quei principi di libertà, tolleranza e rifiuto di ogni violenza che fanno parte della nostra Costituzione” ha concluso Antoniozzi.

 

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