Testamento di Berlusconi del 2006, Veronica Lario: “L’ho scoperto 2 giorni fa e non c’entra con il divorzio”
Non sapeva nulla del testamento di Silvio Berlusconi del 2006. Veronica Lario, che all’epoca era ancora sposata con l’ex premier, fa sapere di avere appreso dell’esistenza del primo dei tre testamenti soltanto due giorni fa. In una nota l’ex moglie di Berlusconi smentisce “categoricamente” le ipotesi, riportate da Repubblica, di una relazione tra il testamento del Cavaliere ( scritto in occasione dei suoi settant’anni) e la successiva separazione della coppia tre anni dopo.
Testamento del Cav, Veronica Lario smentisce Repubblica
“‘Smentisco categoricamente quanto affermato da Repubblica di oggi che ipotizza una correlazione fra la volontà testamentaria di Silvio Berlusconi dell’ottobre 2006 e la lettera con la quale nel maggio del 2009 presi le distanze dai comportamenti del mio ex marito. Non ero assolutamente a conoscenza allora del testamento olografo registrato dal notaio Arrigo Roveda nell’ottobre 2006. Cosi come non ne ero a conoscenza fino a due giorni fa”, afferma Lario. E ancora: “Le ragioni del divorzio non sono mai state legate a presunte volontà testamentarie”, ribadisce l’ex moglie del fondatore di Fininvest e mamma di Barbara, Eleonora e Luigi, “sono venuta a conoscenza in queste ore attraverso la lettura dei giornali’.
Il testamento del 2006 per i settant’anni
Ci sono tre testamenti, uno successivo all’altro. Il 2 ottobre 2006, pochi giorni dopo il suo settantesimo compleanno, Berlusconi, da Arcore, scrive, di suo pugno, con stilografica nera su un “foglio da blocco note di colore giallo paglierino, recante intestazione ‘Villa S.Martino”, le sue ultime volontà nel primo testamento olografo. Nella quale affida maggioranza di Fininvest e le chiavi del suo impero ai figli di primo letto, Marina e Pier Silvio: “lascio la disponibile in parti uguali a Marina e Pier Silvio e tutto il resto in parti uguali ai miei cinque figli”.