Ucraina, 500 giorni di guerra: Zelensky sull’Isola dei Serpenti. Erdogan: “Kiev merita l’adesione alla Nato”
Sono ormai 500 i giorni trascorsi dall’aggressione russa all’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky in questa data ha scelto di visitare l’Isola dei Serpenti, assurta subito a simbolo della resistenza di Kiev: attaccata nel primo giorno di guerra, fu in seguito riconquistata dopo l’affondamento della Moskva, la nave ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. ”Oggi siamo sull’Isola dei Serpenti, che non sarà mai conquistata dagli occupanti, come tutta l’Ucraina, perché siamo il Paese dei coraggiosi. Voglio ringraziare da qui, da questo luogo di vittoria, ognuno dei nostri soldati per questi 500 giorni”, ha scritto su Twitter Zelensky, che sull’Isola ha deposto un mazzo di fiori per i soldati caduti. Il leader ucraino è reduce dal via libera degli Usa all’invio delle bombe a grappolo e da un viaggio in Turchia, dove ha incontrato il presidente Recep Tayyip Erdogan, incassandone il sostegno a un eventuale ingresso nella Nato, sul quale è tornato in questi giorni anche il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg.
Zelensky a colloqui con Erdogan per due ore e mezza
“Incontro con Recep Tayyip Erdogan. Negoziati molto importanti”, ha scritto Zelensky su Twitter nella serata di ieri, al termine della visita. Nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro con Erdogan, durato circa 2 ore e mezza, il presidente ucraino ha spiegato di essere “grato per il sostegno della Turchia all’integrità territoriale dell’Ucraina”. Con Erdogan, ha aggiunto, “abbiamo parlato della situazione in Crimea che la Russia controlla ancora illegalmente e usa come testa di ponte per minacce e per creare pericoli. In ogni caso riprenderemo il controllo della Crimea”.
Erdogan: “L’Ucraina merita l’adesione alla Nato”
Erdogan ha detto che “l’Ucraina merita l’adesione alla Nato”. Ieri, parlando in vista del vertice di Vilnius della settimana prossima, Stoltenberg ha detto di aspettarsi che “i leader alleati concordino su un pacchetto di tre elementi, per portare l’Ucraina più vicina alla Nato“. “Sono lieto di ospitare il signor Zelensky e la sua delegazione a Istanbul. Io e il mio caro amico – ha aggiunto – abbiamo avuto il nostro ultimo incontro faccia a faccia nell’agosto dello scorso anno. Abbiamo avuto molte telefonate successivamente. Il popolo ucraino sta difendendo l’integrità territoriale del suo Paese. Abbiamo fatto del nostro meglio per prevenire la guerra”. “Dal giorno in cui la tensione si è trasformata in un conflitto caldo, abbiamo messo a verbale che rifiutiamo questa guerra ingiusta”, ha aggiunto il presidente turco rivendicando il ruolo di mediazione del proprio Paese e chiarendo di mantenere un solido dialogo anche con Mosca.