Urso: “Bloccare l’inflazione è la sfida del sistema Paese: ecco il nostro piano contro i rincari”

28 Lug 2023 11:59 - di Eleonora Guerra
urso inflazione

La creazione di un paniere di prodotti a prezzi calmierati, le misure contro il caro energia, il taglio del cuneo fiscale, la social card e il monitoraggio e gli interventi su alcune dinamiche dei prezzi, come quelle dei voli o dei carburanti, ad elevato rischio speculazione. È un piano anti inflazione che si articola nei diversi campi quello illustrato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che chiarisce come il governo, assumendosi in pieno l’onere della scelta, faccia comunque del confronto e, dove possibile, della collaborazione con le parti un metodo di lavoro stabile.

L’intesa sul paniere di prodotti a prezzi calmierati

Così la definizione del paniere calmierato, che comprenderà i prodotti alimentari di largo consumo ma anche quelli per l’infanzia e la cura della persona “su misura per le famiglie meno abbienti”, sarà frutto di un patto che coinvolge “tutti gli attori interessati, dalla grande distribuzione ai commercianti, dai produttori alle associazioni di consumatori”. Urso ne ha parlato in una lunga intervista con Libero, nella quale ha chiarito che l’intesa è attesa già per la prossima settimana e punta alla creazione di “una grande campagna contro l’inflazione da realizzare nel trimestre decisivo, da ottobre a dicembre, per sostenere i consumatori italiani”. “Solo facendo squadra – ha sottolineato il ministro – possiamo raggiungere l’obiettivo di combattere l’inflazione che è il nostro principale problema perché rischia di ridurre il potere di spesa dei cittadini proprio quando l’Italia cresce. Dobbiamo evitare che l’inflazione determinata da effetti esterni, diventi strutturale, come è avvenuto durante la fiammata del 2007/2009”.

Urso: “Bloccare la crescita dell’inflazione è la sfida del sistema Paese”

“Bloccare la crescita dell’inflazione non è un palliativo: è la sfida del sistema Paese”, ha spiegato Urso, ricordando tutte le misure messe in campo dal governo per sostenere insieme famiglie ed economia. “Le nostre azioni hanno innescato una crescita del Pil e investimenti esteri nel nostro Paese, con oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro creati in pochi mesi. La Borsa di Milano è cresciuta più delle altre Borse europee e ora con la revisione del Pnrr metteremo il turbo alle nostre imprese”. “Roma – ha rivendicato il ministro delle Imprese e del Made in Italy – fa meglio di Parigi e Berlino, non era mai accaduto”.

Il monitoraggio e gli interventi contro le speculazioni

Ancora in fatto di prezzi, Urso si è soffermato anche sull’impegno del governo per evitare che la congiuntura si trasformi in occasione di speculazione e, dunque, danno ai bilanci famigliari degli italiani. Due, in particolare, le situazioni sotto osservazione speciale: il costo dei biglietti aerei e quello dei carburanti. “Abbiamo notato che le tariffe degli aerei aumentano soprattutto quando il cittadino non ha altra scelta di trasporto, come in Sicilia e Sardegna, con picchi inaccettabili, fino al 70%. Per questo con il ministro Salvini – ha ricordato Urso – siamo al lavoro per studiare interventi anche di carattere legislativo”. Quanto ai carburanti “a partire da gennaio abbiamo predisposto una serie di interventi cui abbiamo affiancato un continuo monitoraggio operato sul mercato dal Mimit. Ora con la collaborazione e il senso di responsabilità dimostrata dai gestori, dall’1 agosto scatterà anche l’esposizione nelle stazioni di servizio dei prezzi medi dei carburanti. Un pacchetto di misure che sicuramente contribuiscono a tenere monitorata la dinamica dei prezzi che in queste ore torna a crescere anche sulla spinta delle quotazioni internazionali del greggio”.

“Il ministro più gradito? Credo che molto dipenda dal nome del ministero: Made in Italy unisce il Paese”

Infine, Hoara Borselli che firma l’intervista ha chiesto a Urso se, “senza falsa modestia”, pensi di meritare il titolo di ministro più gradito, emerso da un recente sondaggio di Repubblica. “Credo che molto stia proprio nella nuova denominazione del Ministero. Il Made in Italy – ha sottolineato il ministro – unisce il Paese”.

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