Urso: “L’Europa chiede di riaprire le miniere. Solo così usciremo dalla dipendenza cinese”
“L’Unione europea chiede con determinazione di riaprire le miniere“. Il ministro Adolfo Urso, dai microfoni di Agorà estate, torna sul nodo cruciale dell’approvvigionamento energetico, una delle priorità del governo Meloni per interrompere la dipendenza da Pechino.
Urso: la Ue spinge per riaprire le miniere
“La Commissione Europea ha presentato con il nostro contributo una proposta molto chiara. Che a fine anno sarà definitiva e ci chiede di raggiungere subito gli obiettivi per ridurre la dipendenza dalla Cina“. Che – ha ribadito il ministro del made in Italy – “ha sostanzialmente ha un monopolio su tutto quello che serve per la tecnologia green e digitale. Oggi le tecnologie sono molto diverse da 30 anni fa”.
Obiettivo: ridurre la dipendenza dalla Cina
L’obiettivo del regolamento è chiaro. “Sarà la Commissione europea a definire quali miniere sono fondamentali per l’autonomia strategica dell’Europa. In quel caso le miniere e gli impianti di raffinazione avranno una corsia accelerata. Entro due anni massimo le autorizzazioni a estrarre per le miniere, entro un anno massimo l’autorizzazione per fare un impianto di lavorazione”. Tempi assai diversi da quelli attuali ” visto che oggi in Europa ci vogliono 15 anni, negli Stati Uniti sette e in Cina tre mesi”.
Caro-voli, presto interventi strutturali
Anche sull’impennata dei prezzi dei voli, Urso ribadisce e illustra le mosse del ministero per scongiurare il pericolo reale di speculazioni. “Nei prossimi giorni farò un intervento sul caro-voli per quanto di competenza. Il governo non può per legge ridurre i prezzi, però può fare degli interventi, e lo faremo a breve, che saranno strutturali per quanto riguarda il caro-voli”. Nei giorni scorsi il Garante dei prezzi, su richiesta di Urso, aveva convocato le principali compagnie aeree per chiedere conto degli aumenti ingiustificabili.
Inflazione, la Bce ci ascolti di più
“Con il decreto trasparenza abbiamo attivato a gennaio il Garante dei prezzi che può avere non solo una moral suasion”, ha detto rivendicando gli interventi messi in campo settore per settore. “Il governo non molla perché ritiene che inflazione sia uno dei problemi principali”. Su questo terreno Urso manda un messaggio chiaro alla Bce. “Da quando abbiamo imposto all’Europa il tetto al prezzo del gas il prezzo è precipitato. Ma se anche la Bce ci ascolta un tantino di più, forse riusciremo non soltanto a ridurre l’inflazione ma anche a evitare che nasca la recessione, che in Germania già è presente. Non noi, che siamo il paese che cresce di più in Europa”.