Usa, il segreto di Gilgo Beach svelato 13 anni dopo dal Dna: il killer seriale è un architetto (video)

15 Lug 2023 16:47 - di Redazione

Tredici anni dopo un omicidio, le tracce di Dna lasciate sulla confezione di cartone della pizza da asporto  hanno consentito, negli Usa, di scoprire il killer.

Non è la prima e non sarà certo l’ultima che le nuove tecniche di analisi del Dna consentono di ricostruire un delitto riscrivendo la cronaca giudiziaria della vicenda ma nel caso di Rex Heuerman, un architetto 59enne arrestato con l’accusa di essere un serial killer, la faccenda è davvero singolare.

Oltre 13 anni fa Rex Heuerman, è questa l’accusa formulata dopo le nuove analisi del Dna, uccise diverse donne, seppellendo poi i loro corpi nella spiaggia newyorchese di Gilgo Beach.

L’architetto è stato incriminato grazie alle tracce di Dna sul cartone di una pizza che aveva mangiato, tracce che combaciano con quelle trovate su almeno tre delle vittime, scrivono i media americani.

Arrestato giovedì notte, Heuerman si è dichiarato innocente ma il giudice ne ha convalidato l’arresto, sottolineando “l’estrema depravazione” dei reati di cui è accusato.

Le vittime di Rex Heuerman – incriminato ora per omicidio – sono tre prostitute, Melissa Barthelemy, Megan Waterman e Amber Costello, i cui corpi furono ritrovati nel 2010 a Gilgo Beach.

Ma l’architetto cinquantanovenne è sospettato anche della morte di una quarta donna, Maureen Brainard-Barnes, i cui resti furono rinvenuti nei pressi degli altri omicidi.

Le quattro donne, ha detto il procuratore distrettuale Ray Tierney, furono trovate “in posizioni simili, legate similmente con nastro adesivo o cinghie, tre di loro avvolte in tela di sacco”.

Insomma gli indizi portano a pensare che vi sia una mano comune.

Ma vi sono anche altri elementi che collegano il professionista ai quattro omicidi oltre al Dna sequenziali sul cartone della pizza.

Intanto i dati del traffico telefonico che portano alle vittime. E, poi, un camioncino che venne visto vicino all’abitazione delle donne.

Il presunto serial killer comunicava con le sue vittime tramite telefoni usa e getta.

In definitiva c’erano già diversi elementi che portavano a sospettare di Rex Heuerman.

Successivamente gli inquirenti hanno paragonato il Dna di un capello, trovato sulla tela di sacco che avvolgeva i corpi, con quello rinvenuto a gennaio su un cartone di pizza che Heuerman aveva buttato nel bidone d’immondizia davanti alla sua casa di Manhattan. E lì la faccenda si è complicata parecchio per l’architetto.

I presunti omicidi sono tutti avvenuti, nell’arco di tre anni, mentre la moglie e i figli di Heuermann erano fuori città.

Brainard-Barnes era scomparsa nel 2007, Barthelemy nel 2009, Waterman e Costello nel 2010.

Ma il caso non si chiude qui: i delitti potrebbero essere stati anche di più.

Fra il 2010 e il 2011 sono stati, infatti, trovati a Gilgo Beach i resti di ben 11 persone: nove donne, un uomo e un bambino piccolo. E quattro dei corpi, fra cui quello dell’uomo e il bambino, non sono stati ancora identificati. Anche qui il Dna potrà, forse, fornire una risposta.

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