Vaiolo delle scimmie, casi in aumento: 30 in 8 Paesi in un mese. Nel report Oms-Ecdc i più colpiti in Europa
Vaiolo delle scimmie, nonostante monitoraggio e prevenzione. E malgrado il numero delle infezioni resti basso – per quanto in aumento in alcune regioni europee – continua a indurre ricercatori e addetti ai lavori a non abbassare la guardia. Tanto che, dopo un report congiunto tra Oms Europa ed Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) che indica l’assenza di segnalazioni in Italia, ma che registra Paesi come il Portogallo e il Regno Unito in testa a una classifica comparativa per nuovi contagi in corso, le organizzazioni sanitarie hanno lanciato un nuovo monito.
Vaiolo delle scimmie, il monito di Oms Europa ed Ecdc dopo un report di aggiornamento
Un avvertimento, quello che l’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa ha lanciato in un tweet, che precisa come i numeri di Mpox, ex vaiolo delle scimmie, «sono bassi, ma in aumento nella regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità». E che rileva che, se si abbassa la guardia «i progressi verso l’eliminazione dell’Mpox sono a rischio». Esortando il ricorso a «più risorse e vigilanza. E ad abbattere le barriere» che ostacolano l’accesso a test, vaccinazioni e terapie.
Vaiolo delle scimmie, casi in aumento: 30 in 8 Paesi nell’arco di un mese
E non è ancora tutto. Sempre, in base ai dati dell’ultimo report di Oms Europa ed Ecdc aggiornato al 6 luglio, si specifica che «nelle ultime 4 settimane sono stati identificati 30 casi di Mpox da 8 Paesi e aree». E che per quanto concerne l’Italia l’indagine non riporta nuovi contagi nell’ultimo mese. Le nuove infezioni si concentrano dunque fra Portogallo (12) e Regno Unito (8). Seguono la Spagna con 3 casi. Il Belgio e la Svizzera con 2. La Francia, i Paesi Bassi e la Norvegia con uno.
Portogallo e Regno Unito in testa. Nessuna segnalazione in Italia
Dunque, allargando il campo dell’analisi all’inizio dell’epidemia scoppiata nella primavera del 2022, dallo studio si evince che nella regione europea sono complessivamente 25.935 i casi di Mpox identificati in 45 Paesi. Di questi, 25.824 da 41 Paesi sono stati segnalati attraverso il sistema europeo di sorveglianza Tessy, di cui 25.646 confermati in laboratorio. Riguardo ai casi per i quali è disponibile il sequenziamento virale, 489 appartengono al clade II, precedentemente noto come clade dell’Africa occidentale.
I sintomi rilevati sui pazienti contagiati
La maggior parte dei contagi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 anni (39%) e di sesso maschile (98%). Il 96% dei pazienti maschi con orientamento sessuale noto si auto-identificano come maschi che hanno rapporti sessuali con maschi. Tra i casi con stato Hiv noto, il 38% è sieropositivo al virus dell’Aids. Nella maggior parte dei pazienti Mpox si è manifestato con rash (96%) e sintomi sistemici come febbre. Affaticamento. Dolori muscolari. Brividi o mal di testa (68%).
Vaiolo delle scimmie, il percorso terapeutico seguito
Riguardo al percorso terapeutico, infine, il report fa sapere che sono stati 789 i ricoverati (6%). Di cui 275 hanno richiesto cure cliniche. Otto infettati sono stati curati in terapia intensiva, 7 sono morti. Infine, ad oggi, Oms ed Ecdc sono stati informati di 5 episodi di esposizione professionale: in 4 casi gli operatori sanitari indossavano i dispositivi di protezione individuale raccomandati, ma sono stati esposti a fluidi corporei durante la raccolta dei campioni. Il quinto operatore non indossava dispositivi di protezione individuale.