Venere bruciata a Napoli, la provocazione di Sgarbi: “Pistoletto si sarà esaltato nel vederla bruciare”
Infuriano le polemiche sull’incendio che ha distrutto la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto realizzata in versione monumentale e installata a piazza Municipio, a Napoli. Ancora da chiarire le cause dell’incendio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e la Polizia municipale. L’installazione era stata inaugurata lo scorso 28 giugno alla presenza dell’autore, Michelangelo Pistoletto, e del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Sul tema è intervenuto, con il suo spirito provocatorio, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
La Venere distrutta e il “messaggio” di Sgarbi a Pistoletto
“I vandali che, per dispetto e ignoranza, hanno appiccato il fuoco non hanno pensato che avrebbero, con il loro gesto apparentemente insensato, fatto vivere l’opera. Andranno cercati, inseguiti, puniti, perché non sanno quello che fanno, ma dovremo farli conoscere e incontrare con Pistoletto perché siano perdonati, comprendendo il senso catartico della loro azione”. A dirlo all’Adnkronos è il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che commenta così l’incendio – sulla cui natura si indaga – che stamane, a Napoli, ha completamente distrutto la ‘Venere degli stracci’, l’installazione di arte contemporanea realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto.
“La vera vita di un’opera morta, riproduzione di un’antica idea, come sempre in Pistoletto un concetto, è nel falò che l’ha fatta ardere all’improvviso e diventare, da provocazione, emozione – spiega Sgarbi analizzando l’opera di Pistoletto – Sono certo che essendo riproducibile, come era riprodotta, Pistoletto in cuor suo si sarà esaltato nel vederla bruciare e quindi vivere”.