“Vota Meloni, niente concerto”: ridicolo attacco degli antifascisti di Nizza a Beatrice Venezi
Essere simpatizzanti della destra italiana, aver partecipato a un evento politico di Fratelli d’Italia, essere legati da stima al premier italiano Giorgia Meloni può bastare per essere messi alla gogna, in Francia, dai soliti “antifascisti” che si considerano democratici e baluardi di libertà. Capita a un’eccellenza della cultura e della musica italiana, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, finita nel mirino dei francesi per le sue simpatie politiche.
Invece di pensare alle rivolte sociali in atto nel proprio Paese, a Nizza si concentrano sul Capodanno dell’amica di Giorgia Meloni, Beatrice Venezi, da bloccare, annullare, per motivi politici. Come racconta oggi Repubblica, dieci associazioni e comitati antifascisti e per la democrazia della città di Nizza chiedono al comune e al teatro dell’Opera della città francese che il concerto diretto da Beatrice Venezi, previsto per il prossimo Capodanno, venga annullato.
Contro Beatrice Venezi, a Nizza, le solite farneticazioni degli antifascisti
Le motivazioni sono molto, molto democratiche… “Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali di Beatrice Venezi impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio Italiano, come consigliere per la musica. Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e ci tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di direttrice d’orchestra”, scrivono.
E quindi? Nizza insorge contro al pericolosa fascista Beatrice Venezi: ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Meno male che il direttore generale dell’Opéra di Nizza Bertand Rossi, che l’aveva ospitata già nel novembre 2022, la pensi in modo più sereno. “Poiché la musica ha il potere di trascendere le divisioni e riunire le persone in un’esperienza comune, è essenziale separare la politica dell’arte”.
La contestazione di Limoges con “Bella Ciao”
Un altro episodio di intolleranza si era verificato, peraltro, a Limoges, lo scorso aprile, quando prima della La sonnambula di Bellini una decina di manifestanti avevano accolto la Venezu cantando “Bella ciao” e “Bandiera rossa” fuori dal teatro francese. Al grido di “no alla fascista”, nel comunicato pubblicato sul sito Tous Citoyens gli antifa pane e brie, ritengono che “in un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza”.
La replica della musicista italiana
“Giusto così” o “che teste di c….”?. Beatrice Venezi trova il modo di rispondere così, sui social, alle polemiche legate alla sua partecipazione all’Opera di Nizza, dove era stata invitata ad esibirsi per il prossimo Capodanno incontrando l’opposizione di 12 associazioni francesi che paventano il rischio di avere ospite un “direttore d’orchestra neofascista”.
La direttrice d’orchestra ha rilanciato infatti su Instagram il sondaggio creato dall’account ‘Dì la tua’ (che quotidianamente esorta i followers a schierarsi su diversi temi di attualità), che invita gli utenti a scegliere due alternative sulle polemiche scatenatesi sulla Venezi. “Giusto così” o “Che teste di ca…”? L’account rilanciato dalla Venezi posta poi la scritta ‘solidarietà per Beatrice Venezi’, invitando i followers a scrivere alla pianista per esprimerle la propria vicinanza.
La solidarietà di Delmastro
“Nel panorama frastagliato e disarticolato del fronte delle sinistre europee resiste un minimo comun denominatore: la violenza e la tracotanza culturale. Oggi la canea idrofoba della estrema sinistra francese ulula contro Beatrice Venezi che non avrebbe diritto a dirigere l’orchestra sinfonica di Nizza per il concerto di Capodanno, perché donna di destra”. Così, in una nota, Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia e deputato di Fratelli d’Italia sul caso Venezi.
“Solidarietà incondizionata a Beatrice Venezi le cui qualità artistiche sono universalmente riconosciute. Sono sicuro che la qualità della sua arte sommergerà la schiuma livorosa della solita estrema sinistra antidemocratica e violenta”, conclude Delmastro.