Voto in condotta, famiglie e prof d’accordo con Valditara: è un deterrente contro il bullismo
Voto in condotto, sì alla stretta voluta dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Alle famiglie e ai professori piace la proposta fortemente voluta dal ministro Valditara sul rafforzamento della valutazione della condotta come deterrente al bullismo e alla violenza dilagante nelle aule.
Voto in condotta, famiglie e prof con Valditara
Lo dimostrano i risultati di un sondaggio della rivista specializzata “La Tecnica della Scuola”. Al quale hanno partecipato oltre 2 mila lettori, di cui più della metà docenti e oltre un quarto genitori. Una maggioranza schiacciante, oltre l’80% dei professori e delle famiglie è d’accordo con il maggiore peso ai voti di condotta.
Il dibattito dopo il caso di Rovigo
Tema tornato alla ribalta dopo la decisione più che discutibile dell’istituto Superiore Viola Marchesini di Rovigo di promuovere con 9 in condotta gli studenti che ad ottobre avevano impallinato un’insegnante colpendola con una pistola ad aria compressa. Da qui l’intervento di Valditara, che ha spinto per la riconvocazione del consiglio di classe che ha poi effettivamente abbassato i voti dei ragazzi. Mantenendo comunque la promozione per gli studenti bulli.
Sondaggio, l’80% dei prof è favorevole
Ben 1.044 docenti, l’80,2%, degli intervistati, si sono detti soddisfatti della proposta del ministro Valditara. E tra i contrari l’11,8% degli insegnanti dice di non essere d’accordo sul 6 in condotta con debito automatico in Educazione civica solo “perché significherà maggior carico di lavoro per i docenti”. Il 10,1% dei docenti si chiede invece chi controllerà l’effettivo impegno nei servizi sociali degli studenti. Solo il 4,1% invece, ritiene che non si tratti di una “soluzione idonea allontanare i ragazzi dalla classe”.
L’87% dei genitori plaude alla svolta ministeriale
Sul fronte delle famiglie il sì alla riforma della valutazione della condotta è ancora più cospicuo. L’87,5%, si dice d’accordo con la svolta ministeriale. Tra chi non è favorevole ma maggiore preoccupazione deriva dall’allontanamento dei ragazzi dalla classe.
Sospensione e lavori socialmente utili per i bulli
La stretta ministeriale prevede il debito automatico in educazione civica nel caso del 6 in condotta, da recuperare obbligatoriamente a settembre con una verifica sui valori costituzionali e i valori di cittadinanza. E il 5 in condotta non soltanto per comportamenti particolarmente violent0 ma anche in caso di violazione reiterata del regolamento dell’istituto. Il ‘nuovo’ voto in condotta tornerà a fare media con le altre discipline e prevede, in caso di sospensione degli studenti, attività di recupero sociale e non più il semplice allontanamento dalle classi. Compresa la possibilità di impegnare gli studenti in lavori socialmente utili.