Al Bano: «Meloni è straordinaria, fa sempre quello che vuole». Poi l’affondo sul comunismo
Tantissimi like per Al Bano. L’intervista che ha rilasciato al “Giornale” ha lasciato il segno. Ha parlato a cuore aperto di politica, senza mai nascondersi dietro un dito. L’ha sempre fatto, in verità, ed ha avuto coraggio anche in tempi difficili. Ma ora, con tanti personaggi dello spettacolo che si accodano (o sono costretti ad accodarsi) al coro della sinistra, lui si è distinto. Ed è partito col botto: «La politica l’abbiamo conosciuta: abbiamo visto che cos’era il Partito Comunista e vediamo cosa ne resta oggi». Un affondo non da poco, molto diverso dai cantanti col pugno chiuso. E già qui, una valanga di like sui social.
Al Bano: «A Giorgia Meloni auguro un lungo governo»
Si sofferma sul governo di centrodestra, «Giorgia Meloni è straordinaria, è veramente straordinaria. Fa quello che vuole, lo fa come vuole, sa quello che deve dire e sa come difendersi. Io le auguro un lungo governo e di riuscire ad annullare queste divisioni politiche. L’Italia è una e tutti dovrebbero comportarci come i figli nei confronti di una mamma». Un passaggio doveroso è il ricordo di Silvio Berlusconi: «Molti con il tempo lo rivaluteranno, davvero. Per me è stato il novello Re Mida».
«Il regno della Chiesa non è caduto»
Poi Al Bano ha aggiunto: «Abbiamo visto tante, tantissime decadenze. Io amo la cultura religiosa, perché è dimostrato che la nostra religione offre la cultura vincente. La politica è caduta, il regno della Chiesa no. E sia chiaro che non è che il regno della Chiesa sia la perfezione, anche lì esistono persone che guardano alla convenienza».
L’autotune? «La moda del periodo…»
E la musica? La moda dell’autotune è sbarcata anche al Festival di Sanremo: ormai fa notizia se un artista non lo utilizza. «Il tempo è quello e non si cambia: vince la moda del periodo. Quanto dureranno non lo sanno neanche loro. Ormai basta un computer. La vera musica è a riposo, ma c’è una tradizione antica che rimane viva».