Bignami: “L’Emilia Romagna è stata rovinata dall’ambientalismo radical chic di Schlein e compagni”

9 Ago 2023 8:56 - di Carlo Marini
Bignami Emilia Romagna

«L’inettitudine e l’incapacità di amministratori come Schlein hanno amplificato i danni dell’alluvione»:  lo rammenta a qualche smemorato cittadino dell’Emilia Romagna in un’intervista a Il Giornale Galeazzo Bignami, esponente bolognese di Fratelli d’Italia e viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. Il viceministro alle Infrastrutture risponde alle critiche della Schlein e di Bonaccini.

Bignami ricorda: «La sinistra urla e strilla per sviare l’attenzione sulle proprie responsabilità. Come ha dimostrato un recente studio dell’Imperial College di Londra, l’evento è stato provocato dall’uomo più che dal cambiamento climatico. Schlein in Emilia Romagna era assessore al Patto per il Clima. È anche grazie a lei che nella nostra regione un coltivatore non può pulire un argine per metterlo in sicurezza, non può pulire un bosco, non si possono controllare le nutrie che bucano gli argini dei fiumi. Questo territorio è stato del tutto sacrificato sull’altare del teorismo ambientalista radical chic».

Bignami: «I fondi ci sono e arrivano. Non come quelli del 2019»

«L’incuria del territorio è soprattutto responsabilità di chi l’ha governato. I fiumi esondati a maggio 2023 sono in larga parte gli stessi esondati a maggio 2019. Se in quattro anni non fai nulla per rimediare lo capiscono tutti che attaccare il governo è un tentativo di nascondere le proprie responsabilità». Ma ci sono ritardi nei ristori? «Ancora non ci hanno dato le stime dei danni subiti dalle singole aziende! Come fai a pagare se non hai questi dati? Quel che è certo è che saremo attenti a come gestire i soldi degli italiani».

Il sottosegretario Bignami smentisce anche la versione dem che vedrebbe dei tagli al Pnrr per i territori dell’Emilia Romagna. «Il governo non ha tagliato nessun progetto – ribadisce l’esponente di Fratelli d’Italia – La proposta inviata alla Ue prevede semplicemente la sostituzione della fonte di finanziamento per alcuni interventi, dal Pnrr ad altre fonti. Il Governo ha chiarito che nessun intervento sarà definanziato».

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