Calderone sulla fine del Rdc: “Il governo non lascia nessuno indietro, altri soffiano sul fuoco”

2 Ago 2023 16:49 - di Giovanni Pasero
Calderone

Marina Calderone, nel question time alla Camera, replica punto su punto sulla sospensione del reddito di cittadinanza con un sms inviato a 159mila famiglie. E lo fa non lesinando critiche all’opposizione.

«Questo governo – premette il ministro del Lavoro – attraverso l’incentivo al lavoro e il sostegno necessario ai nostri concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno, al contrario, soffia cercando di costruire il dissenso».

«Non ho mai pensato – prosegue la Calderone – di sottrarmi al confronto con il Parlamento sui temi dei quali mi occupo per rispetto istituzionale che contraddistingue il mio operato. Al contrario, dedico sempre il massimo impegno allo scopo di fornire puntuali e complete risposte ai quesiti che mi vengono posti anche quando gli stessi muovono esclusivamente da ragioni di parte, talvolte propagandistica».

Calderone replica alla demagogia di Conte

A Conte e compagni fischiano le orecchie, tanto che la replica arriva proprio dall’ex premier, che aveva varato il reddito di cittadinanza. «Dopo 9 mesi, abbiamo scoperto che chi non vuole lavorare è questo governo che non ha fatto nulla, divanisti siete voi che non avete offerto nulla: corsi di formazione, sostegni alternativi», ha tuonato il leader M5s, con i soliti toni populisti.

“Le famiglie con disabili, minorenni o anziani sono tutelate”

Ma la Calderone ricorda che le norme ci sono e l’esecutivo tutela i più fragili, non chi non vuole lavorare. «Le persone non attivabili al lavoro possono fruire del reddito oltre il limite dei 7 mesi. I nuclei familiari con persone disabili, minorenni o persone con almeno 60 anni di età continueranno a percepire il reddito, fino a dicembre senza soluzione di continuità. Non c’è quindi alcuna incertezza normativa né abbandono delle strutture territoriali. Stiamo lavorando in sinergia, con spirito di leale collaborazione a tutti i livelli istituzionali per garantire servizi sempre più efficaci ed efficienti e tutti i soggetti stanno collaborando per garantire a ciascuno in relazione ai propri bisogni il beneficio economico e il supporto necessario nei percorsi di inclusione sociale e lavorativa senza dimenticare il ruolo rilevante che hanno oltre ai centri per l’impiego anche i servizi privati per il lavoro nonché gli enti del Terzo Settore».

Una replica al M5s e all’opposizione arriva anche da Fratelli d’Italia. «Nessuno è lasciato indietro e mai lo sarà – dice Maria Teresa Bellucci, viceministra al Lavoro e alle politiche Sociali – La transizione dal fallimentare Reddito di cittadinanza è in corso, senza alcuno shock sociale. Per coloro che, invece, sono in età da lavoro si apre la strada al supporto per la formazione e il lavoro già dal primo settembre. Un approccio di buonsenso, attento al welfare e alle politiche attive, vogliamo un’Italia solida che punta e investe nella crescita senza lasciare nessuno nelle retrovie».

 

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