Caro affitti, Azione Universitaria smaschera l’ipocrisia delle tende davanti agli atenei
Sul caro affitti Azione Universitaria smaschera l’ipocrisia propagandistica della sinistra. I giovani di destra smantellano, punto per punto, le frasi fatte e le dichiarazioni-slogan dei collettivi. «Non è attraverso la mera ricerca di attenzione mediatica, montando una tenda davanti l’università o facendo la solita passerella politica che si calibreranno gli affitti o si implementeranno nuove sistemazioni». Lo afferma Rosario Losiggio, consigliere nazionale degli studenti di Azione Universitaria, nonché studente di un ateneo milanese.
Caro affitti, l’affondo di Azione Universitaria
«Il caroaffitti, e più in generale il diritto allo studio, è una delle priorità assolute del Governo Meloni. È dimostrato, tra l’altro, con lo stanziamento di 900 milioni nel maggio scorso, proprio finalizzati all’acquisizione di nuovi posti letto in studentati e residenze. A lungo termine è necessario che i comuni siano sollecitati ad impegnarsi nell’individuazione di spazi pubblici da adibire a nuovi studentati. E, dove necessario, nella stipulazione di convenzioni con privati». Questo, «al fine di rendere subito disponibili strutture idonee ed economicamente sostenibili per le famiglie», continua Losiggio, come riporta Italpress.
«Una vera e propria spada di Damocle»
Per Manuel Mariani, responsabile per Milano di Azione Universitaria, «il problema del caro affitti è un tema assolutamente delicato. Per gli studenti universitari, in particolare, risulta essere una vera e propria spada di Damocle perennemente presente. Risulta, peraltro, inutile reiterare proteste che presentano, in aggiunta, alcune falle. È noto, infatti, che, a differenza di quanto dice la nota di protesta che annuncia l’iniziativa del 16 e 17 del prossimo mese che si svolgerà a Milano, che sia proprio ALER, ente regionale che gestisce le case popolari di Regione Lombardia, ad aver pubblicato un bando per l’assegnazione a società, cooperative e simili, in locazione, di immobili, nella città di Milano, destinati a studenti universitari fuorisede, dottorandi e una pluralità di ulteriori categorie legate al mondo universitario. È impossibile, perciò, parlare di immobilismo da parte della nostra amministrazione regionale».
Caro affitti, da Azione Universitaria a FdI
Francesco Rocca, consigliere comunale di FdI, sottolinea che «nella scorsa campagna elettorale del 2021 la sinistra milanese aveva promesso una città più accessibile anche per gli studenti universitari. Ricordo l’immobile sfitto di proprietà comunale presente a Ponte Lambro e progettato da Renzo Piano, un edificio dei primi anni 2000 abbandonato e più volte oggetto di proclami da parte della Giunta Sala. Doveva essere realizzato uno studentato; che intenzioni ha ora l’Amministrazione comunale considerando anche l’emergenza caro affitti? In merito presenterò un’interrogazione. Se c’è la volontà politica da parte del Comune è possibile lavorare affinché altri edifici sfitti del Comune vengano adibiti a studentati, come la Cascina Boldinasco in via De Lemene”. Di fronte al caro affitti e alle bolle speculative che colpiscono anche la nostra città ognuno deve fare la sua parte, evitando passerelle e inutili proclami».