Crosetto sul caso Vannacci: “Nessuna limitazione della libertà, solo difesa del senso dello Stato”
Il ministro Guido Crosetto torna sul caso del generale Roberto Vannacci, destituito dalla guida dell’Istituto geografico militare dopo la pubblicazione del libro ” Il mondo al contrario” e chiarisce, ancora una volta, che nessuna libertà viene violata ma che c’è da difendere il decoro delle istituzioni.
Crosetto: “Procedimenti disciplinari ai sensi della legge”
Nessuna limitazione della libertà e nessuna punizione precostituita per il militare: “Ho chiesto l’avvio, come da prassi , della verifica dei fatti. Il Generale Vannacci potrà, nelle sedi opportune, esprimere le sue ragioni. Solo alla fine delle opportune verifiche interne, che verranno condotte con serietà e scrupolo, e non sull’onda emotiva del momento e delle polemiche di questi giorni , ove venissero ravvisate delle serie e valide contestazioni, ai sensi del Codice dell’Ordinamento militare, verranno avviati i procedimenti disciplinari previsti in ordinamento”. Così si esprime il ministro della Difesa.
“Quindi, come si vede, nessuna punizione preventiva e nessun desiderio di giustizialismo, da parte del Dicastero o del Ministro, ma, come sempre – prosegue Crosetto – il rispetto delle regole che comporta anche il rispetto delle garanzie per tutti i militari verso cui sono stati avviati accertamenti disciplinari”. Per quanto riguarda l’avvicendamento nell’incarico alla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, dice ancora il ministro, “si è trattato di una scelta autonoma effettuata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, come atto a tutela delle Forze Armate”.
Il Ministro: “Troppi commenti a ruota libera”
“Scopro, in questi giorni- ha aggiunto Crosetto-, che in merito al caso che si è aperto sul libro autoprodotto e scritto dal generale Roberto Vannacci, troppe persone stanno rilasciando, a destra e a sinistra, commenti a ruota libera. Senza conoscere i veri termini della questione. Non cito i diversi, sedicenti autorevoli, commentatori cui rivolgo queste parole perché la loro pochezza morale e intellettuale non merita citazioni ad personam. Mi limito a ricordare che non c’entra nulla tirare in ballo i concetti di ‘politicamente scorretto’ o di politicamente corretto, perché sono sempre stato, in tutta la mia vita personale, intellettuale e politica, ‘politicamente scorretto”, ha detto ancora il ministro.
“Procedimento disciplinare ai sensi della costituzione”
Crosetto ha ribadito la correttezza assoluta di quanto avvenuto e avverrà con Vannacci “Come sempre ho fatto, in tutte le fasi della mia vita e, a maggior ragione, nella mia attività di Ministro della Difesa, sono e resto un garantista, ligio alle leggi e alla Costituzione. Ecco perché, proprio in base a questo principio ho chiesto l’avvio, come da prassi, della verifica dei fatti. Il generale Vannacci potrà, nelle sedi opportune, esprimere le sue ragioni. Solo alla fine delle opportune verifiche interne, che verranno condotte con serietà e scrupolo, e non sull’onda emotiva del momento e delle polemiche di questi giorni, ove venissero ravvisate delle serie e valide contestazioni, ai sensi del Codice dell’Ordinamento militare, verranno avviati i procedimenti disciplinari”, è la chiosa del titolare della difesa.