Erdogan chiede il cessate il fuoco alla Russia, Kiev strizza l’occhio alla Cina: “Incontro storico a Gedda”

7 Ago 2023 9:35 - di Leo Malaspina

Spiragli di dialogo, sul fronte di guerra, grazie al tentativo di mediazione di Ankara. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, vuole proporre al suo omologo russo, Vladimir Putin, la ripresa dei colloqui di pace per raggiungere un cessate il fuoco anticipato durante i colloqui bilaterali in programma questo mese secondo le ultime notizie sulla guerra Ucraina-Russia. Lo ha riferito all’agenzia Sputnik una fonte dell’amministrazione turca. A quanto si apprende, si terrà “nell’ultima settimana di agosto” l’annunciata visita in Turchia del presidente russo, Vladimir Putin. I colloqui riguarderanno la ripresa dell’accordo sull’esportazione di grano dall’Ucraina, i legami bilaterali, i rapporti tra Turchia, Azerbaigian e Armenia, nonché la normalizzazione dei rapporti tra Turchia e Siria.

La mediazione di Erdogan tra Ucraina e Russia

“Il presidente offrirà la sua mediazione per risolvere il conflitto e ribadirà la tesi secondo cui non ci saranno vincitori della guerra e vinti nel processo di pace. Come sapete, Ankara ha più volte sostenuto un cessate il fuoco sostenibile e la ripresa delle trattative il prima possibile”, ha dichiarato la fonte. “Continuiamo i nostri sforzi. Oggi il presidente è probabilmente l’unico leader mondiale che gode della sincera fiducia dei leader di Russia e Ucraina, che può essere in costante contatto con loro e che sta facendo tutto il possibile per portare la pace nella regione”, ha aggiunto.

Mosca abbatte i droni di Kiev diretti su obiettivi russi

Intanto la Russia ha riferito dell’abbattimento di un drone ucraino in un tentativo di attacco notturno nella regione di Kaluga, nella Russia occidentale, senza che siano state segnalate vittime o danni. La regione confina con quella di Mosca da cui dista circa 200 km. Il governatore di Kaluga, Vladislav Shapsha, ha riferito sul suo canale Telegram che l’abbattimento è avvenuto intorno alle 02:30 ora locale nel distretto di Ferzikovsky. Le incursioni dei droni in territorio russo si sono intensificate nelle ultime settimane, anche se non hanno causato vittime e pochi danni materiali. Putin ha incolpato l’Ucraina a fine maggio per gli attacchi “terroristici” dei droni nella capitale, suggerendo che tali incidenti hanno lo scopo di “provocare una risposta russa” in seguito all’invasione del Paese vicino, scatenata nel febbraio 2022 su ordine della Russia stessa.

Una vittima ucraina a Kherson

Una donna di 59 anni è stata uccisa mentre due soccorritori e una donna di 93 sono rimasti feriti negli attacchi sferrati la scorsa notte dalla Russia su Kherson, in Ucraina. Lo ha reso noto il governatore della città, Oleksandr Prokudin, su Telegram. Riferendo di una “notte difficile”, Prokudin ha spiegato che i raid hanno preso di mira aree residenziali nel centro della città. L’Ucraina ha riconquistato Kherson e parti dell’omonima regione lo scorso novembre dopo mesi di occupazione russa.

Kiev loda la Cina per la presenza al vertice di Gedda

“È stato un vertice molto produttivo. Siamo soddisfatti” perché “ci ha permesso di risolvere vari problemi. Ha formulato una piattaforma universale preliminare per uscire dalla guerra”. Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina, commentando in un’intervista a Repubblica l’esito della riunione che si è tenuta nel fine settimana a Gedda, in Arabia Saudita.

“I contorni sono delineati in modo abbastanza consensuale. Senza eccezioni, tutti i partecipanti aderiscono alla posizione secondo cui il futuro accordo di pace deve basarsi sull’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”, ha proseguito Podolyak, secondo cui è importante che i lavori nella città sul Mar Rosso abbiano coinvolto Paesi che “solo ieri dubitavano della natura di genocidio di questa guerra e credevano fosse possibile negoziare con Mosca attraverso concessioni”.

Secondo il consigliere, la presenza della Cina a Gedda “è un evento storico. Ha una comprensione molto più profonda della storicità dei processi in atto rispetto alla Russia. Pensa al futuro, mentre la Russia nella sua attuale forma politica se ne andrà tra mesi”. Per il consigliere, infine, la non disponibilità ucraina ad avviare negoziati senza liberazione dei territori è “un principio base. E finora non si parla di negoziati con la Russia”.

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