Ermal Meta a muso duro contro il branco di Palermo. E i radical chic gli fanno pure la morale

21 Ago 2023 18:57 - di Davide Ventola
Ermal Meta

Ermal Meta in un lungo tweet torna a parlare della vicenda legata allo stupro subito a Palermo da una ragazza di 19 anni, ad opera del branco. Il cantautore di origine albanese, già vincitore del Festival di Sanremo, esprime considerazioni durissime contro i giovani stupratori, ma rimedia i soliti attacchi dei buonisti da tastiera. Attacchi conditi con le solite considerazioni radical chic.

“Vogliamo salvare e recuperare un branco? E come la mettiamo con la ragazza?”

“Conosco persone, donne – dice il cantautore – che da uno stupro non si sono riprese mai più. Che scattano in piedi appena sentono un rumore alle loro spalle, che non sono più riuscite nemmeno ad andare al mare e mettersi in costume da bagno come se non avessero nemmeno la pelle. Vogliamo salvare e recuperare un branco? Ok, sono d’accordo. Ma come salviamo una ragazza di 19 anni che d’ora in poi avrà paura di tutto? Perché la responsabilità sociale la sentiamo nei confronti dei carnefici e non in quelli della vittima? Se c’è una qualche forma di responsabilità collettiva nei confronti dei carnefici, allora dovremmo provare a sentirci responsabili anche per quella ragazza e per tutte le vittime di stupro perché è a loro che dobbiamo veramente qualcosa, sono le vittime che vanno aiutate a ricostruire la propria vita”.

E ancora: “Per quanto riguarda le pene esemplari credo che siano assolutamente necessarie per un semplice motivo – aggiunge- nessun atto criminale viene fermato dalla paura della rieducazione, ma da quella della punizione. L’educazione deve funzionare prima che si arrivi a compiere un abominio del genere. Ovviamente siamo tutti garantisti finché la ‘bomba’ non ci cade in casa”.

Ermal Meta ai buonisti che lo criticano: “Avete sempre la verità in tasca”

“Li in galera, se mai ci andrete, ad ognuno di voi ‘cani’ auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate cos’è uno #stupro”, ha scritto Ermal Meta ieri in un messaggio che alcuni utenti hanno definito ‘orribile’. “Di orribile c’è quello che hanno fatto, di orribile c’è il trauma che quella ragazza probabilmente si porterà dietro per molto tempo, di orribile c’è la madre di uno di loro che cerca di far passare per una poco di buono la vittima, di orribile c’è la mancanza totale di empatia, di orribile c’è filmarla, deriderla, lasciarla per strada come uno straccio e poi minacciarla, di orribile c’è la totale mancanza di umanità”, ha replicato il cantante.

“Non è la collettività ad averli portati a compiere uno scempio del genere, ma una loro precisa e lucida scelta. Se l’educazione (compito della famiglia) non funziona prima, deve funzionare la punizione dopo, proprio per difendere la collettività che tanto ti sta a cuore. Esporsi non giova mai a nessuno, ma non riesco a non mettermi nei panni della vittima e a non sentirmi male per lei. Colpa mia. Voi che avete la verità in tasca continuate pure a illuminare il mondo”, ha detto ancora.

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