Familiarismo, lo scivolone della Schlein. FdI: «La sua è la frustrazione degli sconfitti»
Con l’accusa di familiarismo rivolta a FdI, Elly Schlein batte ogni precedente, dimostrando ancora una volta di essere una dilettante allo sbaraglio. Mai era accaduto (sin dalla Prima Repubblica) che un leader di partito mettesse bocca sulle nomine interne di un altro partito. Non lo facevano Almirante, Berlinguer, Craxi o De Mita. Una prassi che era correttezza, oltre che forma. La segretaria del Pd, nella sua ossessione di attaccare a testa bassa, ha straparlato puntando l’indice contro Arianna Meloni, divenuta responsabile della segreteria politica di via della Scrofa. Non un ruolo istituzionale ma un ruolo di partito. L’ennesima caduta di stile di una segretaria che vive di slogan e di mancati contropiedi. E che fatica a percorrere una strada di riformismo civile.
Cerreto: “Schlein pensi a De Luca. Non ha mai fatto vita di partito”
Le parole della Schlein hanno fatto reagire gli esponenti di FdI e non solo. «Le parole e le finte preoccupazioni di Elly per l’incarico conferito ad Arianna Meloni stonano», ha detto Marco Cerreto. «Come sempre si grida allo scandalo pur di gettare fango su persone e famiglie che non sono della stessa linea politica. Ma quando Elly dice che il Pd è l’unico partito non familiare si ricorda che è accaduto per le scelte delle candidature in Campania. O per lei la Campania non fa parte dell’Italia? Il suo governatore (Vincenzo De Luca) preparò una lista e guarda un po’ unico eletto fu il figlio». Il parlamentare di Fratelli d’Italia ha aggiunto che «la Schlein che vita di partito ne ha fatta davvero poca, non conosce il valore della militanza, ignora la serietà, la dedizione all’idea, l’abnegazione al lavoro per il partito spesso in completo anonimato e sempre dietro le quinte. Tutte cose che fa puntualmente Arianna Meloni».
“Parole vergognose e sicumera”
Sull’attacco del segretario nazionale Pd ad Arianna Meloni sono intervenuti anche altri esponenti di FdI. Stefano Maullu, deputato, ha affermato che «Elly Schlein, invece di occuparsi di quanto accade a sinistra, si mette a sindacare sulle scelte politico-organizzative del primo partito di governo. Facciamo notare alla leader del Pd che gli italiani hanno già punito alle urne la sua sicumera. Ad Arianna Meloni auguro buon lavoro per un anno che si preannuncia importante per tutti noi, per il quale il suo apporto sarà fondamentale». Per Michele Schiano Di Visconti, deputato di FdI, «Elly Schlein ha solo da imparare da Arianna Meloni cosa sia la militanza politica. La segretaria del Pd eletta contro il parere degli iscritti del Pd vaneggia».
«È la frustrazione degli sconfitti»
«È surreale la polemica della sinistra su un ruolo, peraltro di partito, e non istituzionale, di Arianna Meloni. È la riprova del distacco del Pd dalla politica democratica, dove la militanza supera la parentela», ha sottolineato Gianfranco Rotondi. Durissimo l’intervento di Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro : «Gli attacchi nei confronti di Arianna Meloni sono l’ennesima bieca dimostrazione della frustrazione di chi vive una costante sconfitta».