Ferragosto tragico: 2 morti e 3 dispersi tra laghi, mare e montagna. La vittima più giovane ha 11 anni
Due morti accertati e tre dispersi, tutti giovanissimi, in cinque distinti episodi, hanno segnato il tragico bilancio del Ferragosto appena passato, tra incidenti in mare, ai leghi e in montagna. Continuanuo le ricerche sulla sponda lecchese del lago di Como della bambina senegalese di 11 anni sprofondata nel torrente Meria. La spiaggia di Mandello del Lario è stata transennata e le ricerche vano avanti con l’aiuto dei sommozzatori dei vigili del fuoco.
La ragazzina è entrata in acqua incautamente nelle vicinanze della foce del torrente insieme a due sorelline e a un’amica. Nessuna sapeva nuotare e presto sono sprofondate sott’acqua a pochi metri dalla riva affollata da turista per la conformazione melmosa a sbalzi del fondo. Immediati i soccorsi dai bagnanti sul posto e poco dopo del personale di sorveglianza e delle forze dell’ordine che sono riusciti a mettere in salvo purtroppo solo tre delle quattro ragazzine.
Ferragosto tragico: nel Lazio un morto in mare e un disperso al lago di Bolsena
Ricerche senza esito anche per un 24enne che in Trentino è scomparso nel fiume Sarco. Il ragazzo era arrivato da Verona in Trentino con alcuni amici per trascorrere Ferragosto al fiume. Il gruppo ha trovato posto in una spiaggetta all’altezza della centrale Fies e poi hanno fatto il bagno. Il 24enne non è più tornato a riva e gli amici hanno dato l’allarme.
In provincia di Viterbo, si dispera di trovare vivo il giovane senegalese ventenne in vacanza sul lago di Bolsena con la famiglia, tuffatosi dal pedalò al centro del lago e mai riemerso. Ancora nel Lazio ma sul litorale, il mare di Fregene ha restituito il cadavere di un uomo non ancora identificato con addosso maglietta griffata di una rinomata discoteca del litorale romano e con un vistoso tatuaggio su un braccio.
In montagna, invece, sulle Alpi Orobie, ha perso la vita colpito da un masso distaccatosi da una roccia un giovane escursionista modenese di 26 anni, Samuele Gugnano, impegnato con due amici in un trekking sulla Direttissima, il sentiero che conduce alla vetta del monte Legnone. Il giovane è stato travolto dal masso sotto gli occhi dei compagni, precipitando per oltre un centinaio di metri. A nulla purtroppo è valsa l’immediatezza dell’allarme e la tempestività dei soccorsi. La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per accertare la dinamica dell’incidente.