Fitto al Meeting: “In Europa serve un nuovo Patto di stabilità. Grazie a Meloni cambiate già tante cose”

22 Ago 2023 16:16 - di Mario Campanella
Fitto

Raffaele Fitto infiamma la platea del Meeting di Rimini, lancia l’idea di un nuovo Patto di stabilità, dopo la sospensione dovuta alla parentesi Covid, e mette in evidenza i risultati ottenuti in sede europea dal governo Meloni.

Il Ministro per gli affari europei, con la delega al Pnrr,  è intervenuto subito sulla questione del  Patto di stabilità , dicendo che “Se non si trova un accordo sul nuovo modello il rischio è che a gennaio tornino le vecchie regole e questo comporterà un effetto molto complesso. Parto dove da ieri ha concluso Giorgetti- ha proseguito Fitto-. Basta vedere l’aumento del debito pubblico, della spesa pubblica e, purtroppo, della spesa corrente in questi anni per comprendere quanto una situazione di drammatica crisi poteva forse essere utilizzata meglio rispetto agli investimenti e alle scelte che sono state fatte”.

“Grazie al nostro governo cambiate molte cose a Bruxelles”

Il ministro degli Affari Europei ha sottolineato come ‘Il governo Meloni in questi mesi abbia svolto un lavoro importante a livello europeo. Il Consiglio europeo di febbraio ha determinato un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato. In questo contesto, la proposta del governo italiano, che è diventata un pezzo importante della proposta Step, è quella della flessibilità”.

“Noi siamo destinatari di un grande programma di investimenti come il Pnrr, e siamo tra i paesi principali che beneficiano delle politiche di coesione – ha proseguito il ministro Fitto-  Il punto centrale della nostra azione è stato la possibilità di utilizzare in maniera flessibile le ingenti risorse. In questo modo, tra l’altro, si possono usare queste risorse per dare risposte forti a delle domande nuove sulle quali siamo in forte ritardo, a cominciare dalla domanda energetica. Sarebbe paradossale non modificare nulla”.

Fitto: “Sulla Difesa serve accordo comune: rafforzare nostro ruolo nella Nato”

Il ministro è poi intervenuto sul tema della Difesa comune in Europa e sugli equilibri atlantici “Il tema della Difesa è centrale nell’azione che, a livello europeo, deve essere portata avanti. Ed è un tema che non potrà mai essere, per dimensioni del fenomeno e capacità organizzativa, un tema autonomo a livello europeo. L’Europa deve iniziare a costruire una sua politica della Difesa inserendola in una dinamica che rafforzi il ruolo dell’Europa all’interno della Nato e dell’Alleanza Atlantica”.

“Ridefinire una politica europea”

Concludendo il suo intervento Raffaele Fitto ha spiegato che ” c’è effettivamente un problema di governance; l’errore che spesso viene commesso è quello di muoversi rispetto all’urgenza del momento. Occorre, invece, ridefinire una politica europea e comprendere quale strada si vuole percorrere”. Un messaggio che guarda al futuro prossimo dell’Europa, disegnato dopo le elezioni del 2024, ma anche alla necessità di intervenire sul presente, evitando che le questioni economiche comuni determinino altri problemi al continente.

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