“Granchio blu meglio dell’astice”: il “killer dei mari” entra nelle ricette di cucina. L’iniziativa di Coldiretti

9 Ago 2023 10:33 - di Giovanni Pasero
granchio blu

Dal granchio blu al rosmarino all’insalatina di granchio alla veneziana fino agli spaghettoni all’aglio saltati al granchio, sono alcuni dei piatti preparati dai cuochi pescatori e contadini della Coldiretti per combattere a tavola l’invasione del “killer dei mari” che sta devastando le coste nazionali con danni per milioni di euro agli allevamenti di cozze e vongole e all’intero ecosistema. Considerato una prelibatezza simile all’astice, a un costo decisamente inferiore.

Le ricette al granchio blu

L’iniziativa e’ della Coldiretti veneziana che all’agriturismo Coda di Gatto in via Piave 111 a Eraclea ha presentato i primi menu a base della specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America che sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste. Una presenza – sottolinea Coldiretti – spinta dai cambiamenti climatici dal riscaldamento delle acque che hanno reso i nostri ambienti piu’ idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione. L’obiettivo e’ mostrare dal vivo come una soluzione per contenere l’eccessiva diffusione del granchio possa essere la sua pesca per il consumo. In questo modo – continua Coldiretti – sarebbe possibile trasformare quella che oggi e’ una calamita’ in un’opportunita’, con l’inserimento nei menu a km zero, a partire dalle attivita’ di ittiturismo, pescaturismo e dagli agriturismi sul litorale, nel rispetto delle normative territoriali. Il granchio blu vanta tra l’altro proprieta’ nutrizionali importanti, grazie a una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l’organismo umano ma ha anche un sapore delicato e gustoso. I prezzi per chi vuole acquistarlo si aggirano intorno ai dieci euro al chilo.

Devasta i mari ma nel piatto è una prelibatezza

Il fenomeno sta assumendo, infatti, le proporzioni di una vera e propria “calamita’ naturale” – denuncia Coldiretti -, che mina la sopravvivenza dell’economia ittica di molte regioni. Il granchio blu sta colpendo gli allevamenti di cozze e vongole, ma anche quelli di orate, lungo la costa nord dell’Adriatico, dalla sacca di Goro in provincia di Ferrara alla zona del Polesine, come la Sacca degli Scardovari a Porto Tolle (provincia di Rovigo) fino a Chioggia, nel Veneziano, e al Golfo di Trieste, in Friuli.

Ma il crostaceo “killer dei mari” e’ ormai una minaccia anche nel Tirreno, a partire dalla Toscana dove sta assediando le coste da Orbetello, nel Grossetano, a Marina di Pisa. La presenza del granchio blu e’ stata comunque segnalata un po’ lungo tutta la Penisola, dalla Puglia all’Abruzzo, dal Lazio alla Liguria, fino alla Sicilia. Oltre a devastare la biodiversita’ e l’ecosistema il granchio blu danneggia anche le attrezzature di pesca, arrivando persino a tagliare le reti con le sue chele taglienti. Una minaccia per la sopravvivenza di oltre 3.000 imprese familiari nelle zone piu’ colpite con la scomparsa di vere e proprie eccellenze alimentari. Dopo la lettera inviata dal presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, al ministero dell’Agricoltura e della Sovranita’ alimentare, il Consiglio dei ministri con il decreto Omnibus ha deciso lo stanziamento di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento. Con decreto del Masaf – conclude Coldiretti -, verranno individuate le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari, le modalita’ di presentazione delle domande, i costi ammissibili ed i criteri di riparto.

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