Il centrodestra vola e FdI avanza: il sondaggio Mentana è una mazzata per il Pd e le opposizioni
La coalizione di governo ottiene sempre più preferenze: ora è al 46,3%. La sinistra è costretta a rincorrere, ma le opposizioni (spaccate) sono nella palude. Il sondaggio Swg del tg di Mentana conferma la nuova avanzata di Fratelli d’Italia e la salute delle altre forse di governo, con un incremento anche della Lega e la tenuta di Forza Italia, che le opposizioni e i loro corifeo davano per spacciata dopo la morte di Berlusconi. Ad essere spacciato al momento, è solo il fronte sinistro, con un Pd, che se pure ha una piccolo balzo, rimane invischiato al 20 per cento, mandando in soffitta l’effetto Schlein. La volata di FdI segnalata da Swg segue di pochi giorni il sondaggio Pagnoncelli per il Corriere della Sera, segno di un trend sicuro e solido. Alla faccia di gufi, Cassandre e insulti quotidiani riservati al premier Meloni. L’ultimo dei quali -delirante- lo ha sferrato il direttore della Stampa Massimo Giannini definendo Meloni “ancella di Biden”, tradendo tutta la frustrazione per il successo internazionale del presidente del Consiglio.
Il sondaggio Swg: Fratelli d’Italia avanza ancora
Ma non c’è niente da fare, la sinistra blatera e il centrodestra si avvantaggia. Resta saldamente primo partito Fratelli d’Italia, che nel giro di una settimana mette a segno un +0,2% che lo porta al 29,4%. E il momento della rilevazione non è secondario. Siamo nella settimana cruciale dove si sono addensate tutte le ire pretestuose sul reddito di cittadinanza. In sostanza FdI mantiene una velocità di crociera invidiabile. Il sondaggio Noto di qualche giorno fa dava oltre il 30% il partito del premier. La rotta è quella. E ricordiamo che alle elezioni del settembre scorso FdI prese il 26 per cento. Dunque, la fiducia degli italiani nel partito del premier si è rafforzata. Il Partito democratico rimane in una secca. Nonostante la crescita dello 0,4%, si posiziona solamente al 20%: il partito guidato dalla Schlein non va oltre da quando lei ha preso del redini dei dem. Una soglia psicologica che rende difficoltosa l’operazione rimonta. Rispetto alla rilevazione del 24 luglio il Movimento 5 Stelle sale dello 0,3% e va al 16,3%.
Il Pd non esce dalla secca: l’effetto Schlein è giunto al termine
Sul fronte centrodestra, la Lega avanza dello 0,1% e si porta al 9,7%. Forza Italia rimane stabile al 7,2%. Numeri modesti per le altre opposizioni: indietreggia Azione: il partito di Carlo Calenda ha una flessione negativa dello 0,2% che lo porta al 3,4%. I battibecchi che si rincorrono tra Capalbio e il Twiga non giovano alla causa politica. Anche Italia Viva di Matteo Renzi lascia per strada lo 0,2% e va al 2,5%. Calano ancora Verdi-Sinistra italiana, ora al 3%. Il raggruppamento di Bonelli se la sta passando male, con fronde interne e tentazioni di primarie. Siamo alla scissione dell’atomo. Infine, +Europa di Emma Bonino cala dello 0,1% e si attesta al 2,4%; l’Italia con Paragone porta a casa lo 0,1% e sale al 2,2%; Unione Popolare di Luigi De Magistris perde lo 0,1% e deve accontentarsi dell’1,7%. Gli altri partiti hanno un peso del 2,2% (-0,3%). Cala del 2% l’area di coloro che preferiscono non esprimersi (38%).