Il jet Embraer Legacy 600 di Prigozhin abbattuto vicino casa di Putin: “Data e luogo non sono casuali” (video)
Ci sarebbe un messaggio in codice dietro l’abbattimento del jet privato Embraer Legacy 600 con targa RA-02765 di proprietà del leader e fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin che era a bordo dell’aereo assieme ad altre 9 persone, di cui tre membri dell’equipaggio.
“Non sono coincidenze’”, né il giorno, né il luogo in cui è precipitato, assicura una fonte del governo russo citata, a condizione di anonimato, dal Moscow Times.
“Non lontano dalla residenza del presidente, a Valdai, ci sono, a guardia del cielo, quattro divisioni di S-300 PMU1”, i sistemi di difesa missilistica, ha svelato la fonte.
Peraltro “il 23 giugno c’era stata la marcia su Mosca. E il 23 agosto ci sono i due missili. I conti tornano”, ha aggiunto la fonte parlando con il Moscow Time.
A bordo dell’Embraer Legacy, come ha confermato l’agenzia statale russa per l’aviazione, Rosaviatsia, che ha pubblicato il manifesto di volo, vi erano, come passeggeri, oltre a Prigozhin e al suo braccio destro, Dmitrij Utkin, Sergej Propustin, Evgeniy Makaryan, Alessandro Totmin e Valeriy Chekalov e Nikolaj Matuseev.
Tre i membri dell’equipaggio, anch’essi tutti deceduti nel disastro aereo, il comandante, Aleksey Levšin, il copilota, Rustam Karimov e la assistente di volo, Kristina Raspopova.
Secondo l’agenzia, il volo è stato effettuato sulla base di un permesso, rilasciato secondo le modalità prescritte, per l’uso dello spazio aereo.
La morte di Prigozhin è stata confermata dal gruppo Wagner m, prima ancora che dalle autorità investigative, sul cavale Telegram Grey Zone: “il capo della Wagner, eroe della Russia, un vero patriota della sua Patria Yevgeny Prigozhin è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia”, ha scritto Wagner. “Anche all’inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia”, conclude il messaggio di cordoglio.
Al momento dell’incidente Putin non si trovava nella sua abitazione ma a Kursk dove presenziava le celebrazioni per l’80mo anniversario della vittoria durante la Seconda guerra mondiale ed è tornato a Mosca in serata, come ha fatto sapere uno dei giornalisti al seguito del Cremlino.