Infami minacce a Giorgia Meloni: “Morirai per il rdc”. Condanna di FdI: dibattito avvelenato, troppa disinformazione

2 Ago 2023 9:15 - di Gabriele Alberti
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Infamia sui muri di Varese: “Meloni morirai per il rdc”. La minaccia di morte contro il premier Giorgia Meloni è apparsa in provincia di Varese, a Induno Olona. Una frase anonima, comparsa su una parete tra via Porro e via Sangiorgio, segnalata subito al Comune. La vergognosa minaccia di morte è apparsa nei giorni caldi in cui la sinistra e il M5S stanno chiamando la piazza ed evocando il disordine sociale per la sostituzione della misura grillina.  La Polizia di Stato, dopo gli accertamenti eseguiti dalla Digos, ha provveduto a far cancellare la scritta. Un episodio inquetante, inaccettabile, segnalato dal sito  Varese news

Rdc, minacce di morte a Meloni. Rizzetto: alcuni gruppi politici dovrebbero usare buon senso

La riformulazione del reddito di cittadinanza- ben noto dall’inizio dell’anno con l’approvazione della legge finaziaria- sta provocato tensioni sulle quali soffiano dichiarazioni incendiare da parte di esponenti di forze politche e sindacali che hanno chiamato la piazza per settembre. La nuova formulazione del sussidio è chiara: chi non è occupabile avrà le sue garanzie. Una minaccia del genere verso il premier è una ferita.  Walter Rizzetto di FdI è sconcertato: “Condanno con fermezza la scritta minacciosa contro il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, apparsa a Induno Olona, in provincia di Varese”. Il presidente della commissione Lavoro della Camera in una nota diffusa dai suoi canali social ha chiesto responsabilità: “Sulla sospensione del reddito di cittadinanza sta circolando disinformazione: pertanto invito tutti alla calma. A mio avviso in un momento così delicato alcuni gruppi politici dovrebbero astenersi dal sollecitare o sostenere iniziative che non sono basate sul buon senso”. Parole sacrosante, visto il perseverare dell’unanimismo irresponsabile – “guerra ai poveri” delle dichiarazioni che stanno deformando  e avvelenando il dibattito politico. Il riferimento è soprattutto al M5S e al Pd (che pure nel 2018  considerava il derrito di cittadinanza “una pagiacciata”).

Minacce di morte al premier, Rizzetto: “Il governo non lascerà nessuno in povertà”

Nella nota il deputato di FdI spiega i termini della questione: “Il governo tutto e il ministro Calderone stanno prestando molta attenzione alle fasce più deboli del nostro Paese. Le misure messe in campo sono funzionali proprio a supportare lavoratori e famiglie in difficoltà. Si tratta di misure per il contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale e lavorativa”. Ricorda quindi un elemento fondamentale: “che per nuclei familiari non attivabili al lavoro il reddito di cittadinanza potrà proseguire fino al 31 dicembre. Per chi invece è abile al lavoro da settembre entra in vigore la nuova misura del supporto per la formazione e per il lavoro. Questo governo – conclude – non intende lasciare nessuno in povertà e mi auguro che questo concetto circoli in modo chiaro”.

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