La Svezia ci riscasca: domani a Stoccolma il Corano al rogo. Sale l’allerta terrorismo nel Paese

17 Ago 2023 19:51 - di Massimo Farina
Svezia

La polizia svedese ha autorizzato un’altra manifestazione che prevede il rogo di una copia del Corano a Stoccolma il 18 agosto, malgrado il secondo livello più alto di minaccia terrorismo proclamato nel Paese. Lo hanno riferito i media svedesi rilanciata dalle agenzie. Il Servizio di sicurezza svedese ha innalzato il livello di minaccia terroristica nel Paese da elevato (3) ad alto (4) su una scala di cinque livelli. La manifestazione si svolgerà davanti all’ambasciata iraniana, ha riferito il quotidiano Aftonbladet, che non ha specificato quale gruppo di attivisti intende organizzarla. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson, commentando le notizie sull’imminente manifestazione, ha esortato gli organizzatori a pensare alle conseguenze per il resto della nazione.

Il Premier: “Pensare al bene della Svezia”

“Abbiamo la legge che abbiamo. Quando dico che le persone devono riflettere seriamente sulle loro azioni significa che non tutto ciò che è legale è appropriato. Se si ha a cuore la situazione della sicurezza in Svezia , bisogna pensare se quello che si sta facendo è positivo per il Paese”, ha detto  il premier Kristersson durante un briefing sull’innalzamento del livello di minaccia terroristica.

Negli ultimi mesi, in Svezia e in Danimarca si sono svolte diverse manifestazioni per bruciare il Corano. La maggior parte dei Paesi musulmani ha condannato le manifestazioni e alcuni hanno convocato gli ambasciatori svedesi e danesi per consegnare loro note di protesta. Il mese scorso, centinaia di manifestanti iracheni hanno preso d’assalto l’ambasciata svedese dopo il rogo del Corano a Stoccolma.

Dal Pakistan alla Svezia, le due facce dell’intolleranza.

Il Pakistan e la Svezia sono due Paesi completamente agli antipodi come godimento dei diritti civili e religiosi, come libertà e democrazia eppure entrambi sono protagonisti di vicende che servono solo ad alimentare tensioni religiose inopportune. Nel Pakistan bruciano le chiese cristiane, in Scandinavia solo un libro che, però, per centinaia di milioni di persone nel mondo ha un valore sacro.

L’esempio di Papa Francesco

Papa Francesco ha più volte dichiarato che “Nessuno può uccidere in nome di Dio”, contribuendo a un dialogo interreligioso che ha dato i suoi frutti. Il terrorismo islamico, ancora presente nel mondo, in Europa è stato fortemente ridimensionato non solo grazie alle azioni investigative ma in virtù di uno spirito di tolleranza che proprio la Scandinavia dovrebbe conoscere bene. Reagire alle privazioni di libertà vigenti in tanti stati musulmani in questo modo è solo una stupida ed evitabile provocazione. Che va censurata e che non c’entra nulla con la libertà di espressione.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *