L’ira funesta di Calenda: «Mi sono rotto le balle. Se Renzi vuole andarsene, lo faccia»
La tensione nel Terzo Polo cresce di minuto in minuto. «Siamo due partiti diversi con modi diversi di fare politica». L’ha detto Carlo Calenda a “Controcorrente” su Retequattro. «Renzi può e faccia quel che vuole sui gruppi. Se vuole andare via dai gruppi è una scelta sua che rispetterò ma voglio finire questa storia. Davvero non ce la faccio più, mi sono rotto le balle. Questo balletto non mi appartiene». Un affondo durissi, quello del leader di Azione.
Calenda: «Se Renzi vuole andarsene…»
«La verità, per essere più chiari, è che un grande partito liberal-democratico è fallito». Questo, «perché Renzi non ha nessuna intenzione di farlo», ha affermato Calenda. «Se Renzi vuole andarsene dai gruppi faccia quel che vuole. Io non posso perché hanno il mio nome. Se vuole andarsene, è una sua scelta, può fare come vuole. Questa polemica non mi interessa. Ammetto la grandissima capacità di Renzi. Il punto è che il nostro obiettivo come Azione è prendere i voti essendo oggettivi, tenendo fermi i nostri valori».
«Notizia falsa che Azione prenderà a prestito senatori»
Poi una puntualizzazione. il partito dell’ex ministro dello Sviluppo dovrebbe prendere a prestito dal Partito democratico due senatori per non finire nel gruppo Misto a Palazzo Madama dopo l’eventuale rottura con Italia viva. «Questa è una notizia falsa. Segue una lunga serie di notizie false frutto di veline entusiasticamente riprese da “Il Giornale” e regolarmente smentite dai fatti».
«L’inflazione non è colpa del governo»
«Io non ho mai querelato un giornale e non intendo iniziare ora. Ma suggerirei una verifica sulle fonti», ha scritto Calenda su Twitter. Poi, sempre “Controcorrente”, ha smascherato le polemiche pretestuose di Pd e compagni: «L’inflazione non è responsabilità della destra, è un ciclo. Si raffredderà dopo l’estate, c’è poco che si possa fare ora. Quel che si deve fare, invece, è lavorare sui salari».