Mattarella firma il decreto Asset: in vigore le norme su extraprofitti e giustizia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Asset varato il 7 agosto dal consiglio dei ministri. Contestualmente, il Quirinale ha autorizzato la presentazione alle Camere del ddl di conversione del provvedimento che contiene “disposizioni urgenti in materia di processo penale, processo civile, di contrasto agli incendi boschivi e di recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, nonché in materia di personale della Magistratura, del Ministero della giustizia e del Ministero della cultura”.
Con la firma sul decreto entrano in vigore tutte le norme previste: dagli extraprofitti alle banche, al contrasto al caro voli, fino alle norme in materia di giustizia che riguardano argomenti di vitale importanza. Si tratta dell’ennesima sconfitta per quei settori politici, giornalistici e culturali della sinistra che avevano ipotizzato inesistenti malumori del Quirinale circa il contenuto delle disposizioni riguardanti la giustizia. Il fatto che la firma sia arrivata già nella giornata di giovedì certifica sia la piena costituzionalità delle norme ( che da domani avranno valore di legge), sia l’assenza di dissidi tra Quirinale e Palazzo Chigi, a differenza delle fantasie diffuse da settori delle opposizioni.
Il decreto Asset firmato da Mattarella
Secondo quanto si apprende, sia il dl Asset che il dl Giustizia, firmati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ormai prossimi alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, verranno presentati domani mattina nell’aula della Camera. In particolare il primo provvedimento, che contiene la tassa sugli extraprofitti delle banche, dovrebbe essere annunciato a Montecitorio per poi essere “spostato” al Senato per l’avvio dell’esame vero e proprio. Mentre il dl Giustizia dovrebbe partire in prima lettura alla Camera. Domani, alle 9.30, è prevista appunto una seduta dell’assemblea di Montecitorio con all’ordine del giorno le “comunicazioni del presidente”. Com’è noto il decreto legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione e deve essere convertito entro sessanta giorni dalle Camere, pena decadenza, anche se può essere reiterato per una volta.
Le disposizioni sulla giustizia
Le disposizioni sulla giustizia previste nel decreto Omnibus approvato lunedi 7 agosto prevedono una serie di novità sostanziali. Dall’inasprimento per le pene contro i piromani, per affrontare l’emergenza degli incendi boschivi, alle nuove possibilità di intercettazioni che riguardano diversi reati. Esteso ad alcune ipotesi di criminalità grave l’utilizzo delle intercettazioni. Lo strumento investigativo si potrà applicare nei procedimenti per reati legati al traffico illecito di rifiuti, alle fattispecie aggravate dal metodo mafioso, ai sequestri di persona con finalità estorsive e al terrorismo.
L’importanza della lotta ai piromani
Le disposizioni approvate lunedì scorso in materia di giustizia sono importanti soprattutto per l’emergenza dei piromani che attentano al nostro patrimonio boschivo e che rappresentano una continua emergenza. Eclatanti i casi denunciati nei giorni scorsi dal governatore Roberto Occhiuto in Calabria che hanno visto protagonista addirittura un bambino di dieci anni. Meloni ha sottolineato come sia preminente la difesa dei boschi in Italia e la presenza di queste norme dovrebbe fungere da deterrente per quanti, a volte per usi e fini criminali, appiccano il fuoco .