Migranti, al meeting di CL Mattarella promuove il “piano Mattei”: «Aiuti ai Paesi di origine dei flussi»

25 Ago 2023 16:32 - di Michele Pezza
Mattarella

Ci dovrà pur essere un motivo se i siti online della stampa che conta hanno decrittato a mo’ di coro l’intervento del presidente Mattarella al Meeting ciellino di Rimini. Certo, il capo dello Stato non ha dimenticato di citare la Costituzione, per la gioia dei suoi arcigni guardiani, né ha mancato di sottolineare l’inutilità di «muri» e «barriere» a «cancellare movimenti globali» come «i fenomeni migratori». Nè, ancora, ha omesso di dire la sua sulla «giustizia ambientale», presentata come gemella siamese di quella «sociale». Il presidente, insomma, non ha trascurato neppure uno degli argomenti che solitamente mandano in solluchero la sinistra. Dalla stampa progressista ad essa connessa, tuttavia, era però lecito attendersi un surplus  di spirito critico, quel tanto che sarebbe bastato a cogliere nel sermone di Mattarella concetti forse meno retorici ma politicamente molto più impegnativi.

Mattarella: «Stroncare il traffico di esseri umani»

E semmai farci pure un bel titolo, fosse solo per marcare una differenza nella sfavillante vetrina delle Grandi Firme. Ci sarebbe piaciuto, ad esempio, se nel coro di cui sopra qualcuno avesse steccato per ricordare che in tema di immigrazione Mattarella non ha fatto sconti all’Unione europea, di cui ha anzi sollecitato «l’impegno, finalmente concreto e costante». In che modo? Anche in questo caso la risposta presidenziale è di quelle destinate a infrangere antiche granitiche certezze. Eccola: «Occorre sostegno ai Paesi di origine dei flussi migratori. È necessario rendersi conto che, soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il crudele traffico di esseri umani. La prospettiva, e la speranza di venire, senza costi e sofferenze disumane, indurrebbe ad attendere turni di autorizzazione legale».

giornaloni hanno sentito tutt’altro

Non so a voi, ma a chi scrive sembra quasi che Mattarella abbia illustrato con altre parole uno dei capisaldi del “piano Mattei” proposto per l’Africa dal governo Meloni. Una sensazione che si fa certezza quando il presidente sviluppa fino in fondo il suo pensiero partendo dalla impostazione da lui stesso lanciata, cioè sostegno alle nazioni da cui originano i flussi e ingressi programmati. «Ne verrebbe assicurato inserimento lavorativo ordinato – ha infatti spiegato Mattarella -, rimuovendo la presenza nascosta, incontrollabile, di chi vaga senza casa, senza lavoro e senza speranza o di chi vive ammassato in centri di raccolta, sovente mal tollerati dalle comunità locali». Questo è parlar chiaro. Grazie Presidente, anche a nome della stampa che non l’ha “sentita”.

 

 

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