Milano, blitz della polizia nei luoghi a rischio. Il governo si muove, Sala non dice una parola

26 Ago 2023 18:45 - di Roberto Garritano
Milano

Blitz della polizia a Milano nei pressi della stazione centrale e lungo tutta la zona di Corso Buenos Aires. Sono stati fatti controlli a tappeto nei confronti di venditori abusivi, immigrati irregolari e i tanti che bivaccano lungo il perimetro che lega le due zone. Un’azione che fa il paio con le decisioni del ministro Piantedosi che aveva annunciato l’invio di ben cinquecento nuovi agenti, tra poliziotti e carabinieri, nel capoluogo meneghino per contrastare i crescenti fenomeni di microcriminalità intensificatesi durante l’estate.

I residenti: “Mettere limiti agli orari di chiusura”

Visibilmente soddisfatti i cittadini e i commercianti che risiedono sia a ridosso della stazione che a Corso Buenos Aires. Molti di loro invocano “la chiusura entro le 2 del mattino” di tanti locali della movida, al fine di evitare assembramenti e risse. Ma questo è un compito che spetta al Comune, del tutto silente rispetto ai temi della sicurezza.

Mancano i sistemi di videosorveglianza

Oltre a imporre nuovi limiti negli orari di chiusura dei locali, il Comune di Milano dovrebbe preoccuparsi dei sistemi di videosorveglianza che mancano completamente in città, nonostante i ripetuti e inconcludenti annunci del sindaco Sala. Già si era notata, durante un episodio di violenza ai danni di un bambino, l’impossibilità per gli inquirenti di procedere all’identificazione del responsabile a causa dell’assenza di immagini registrate. Le amministrazioni comunali possono accedere anche ai fondi comunitari per completare le installazioni dei sistemi di videosorveglianza ma questo a Milano non succede. Le uniche telecamere a disposizione delle forze dell’ordine sono quelle private, essenzialmente degli istituti bancari e delle attività commerciali, ma non sono sufficienti a coprire le esigenze di un territorio così vasto.

A Milano c’è solo il governo

Il blitz odierno e l’invio di un numero corposo di agenti confermano che a Milano c’è solo il governo a difendere la sicurezza dei cittadini. Il Comune è impegnato a dare “le brioches” all’elettorato di sinistra: trascrizioni di bambini nati all’estero, unioni civili, manifestazioni Lgbtqia+. Ken Loach, che pure è progressista, direbbe: “Grazie per le rose ma vogliamo il pane”. Chissà che Sala non si svegli prima o poi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *