Milano esplode per la violenza ma Sala pensa ai figli Lgbt. Le contraddizioni del sindaco
Milano forse oggi è la città più insicura d’Italia. Continui episodi di violenza, rapine (come quella denunciata qualche giorno fa dall’ex Presidente della Camera della Moda), imporrebbero una presa di posizione decisa parte del sindaco Beppe Sala. Che invece tergiversa. Si potrebbe invertire un detto storico esemplare, relativo alla conquista da parte di Annibale di Sagunto grazie all’inedia romana, e scrivere Dum Sala consulitur, Milano expugnatur .
Venerdì il primo cittadino ( incurante delle sentenze della Cassazione ) ha ripreso a trascrivere gli atti di nascita dei bambini nati da coppie gay. L’ennesima trovata di marketing politico per Sala, interessato più a mietere consensi nel mondo estremo del progressismo piuttosto che ad occuparsi delle emergenze di una metropoli che appare esposta alla violenza e che ancora aspetta le misure annunciate mesi fa, in pompa magna, da Palazzo Marino.
Le violenze di Milano
Ieri si sono aggiunti altri due casi gravi al lungo elenco di violenze e rapine registratesi da inizio anno nel capoluogo meneghino. Un 41enne ucraino ha accoltellato la compagna con cui si stava lasciando durante una lite nell’appartamento della coppia in cui vivevano altri parenti. E’ successo nella notte in via Marcello Prestinari, zona Dergano. Con un coltello da cucina l’uomo ha colpito la donna all’addome e si è poi barricato in una stanza dell’abitazione.
Altra aggressione in via Saragat, dove un ragazzino di appena tredici anni è stato picchiato da un uomo di circa sessant’anni, per come ripreso dalle telecamere private. L’uomo ha addirittura scaraventato il ragazzino contro una vetrina, facendogli sbattere la testa. Ma l’elenco è in continuo aggiornamento.
Gli interventi mai realizzati dal Comune
Oltre un mese e mezzo fa l’inquilino di Palazzo Marino aveva annunciato interventi da parte del Comune tesi a rafforzare i controlli in città, con il potenziamento dei servizi di videosorveglianza e altri progetti di cui non c’è nessuna traccia.
Il governo ha già inviato agenti di polizia e ulteriori arrivi sono previsti a breve ma senza l’aiuto del Comune, che è fondamentale, le prospettive non sono rosee. Parafrasando Ken Loach, che gli deve essere molto caro, Sala continua a “distribuire rose” ma la gente “reclama il pane”. A quando?