Minacce a Calderoli, la solidarietà del Governo. Meloni: gesto ignobile. Avanti insieme a testa alta
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, destinatario di una lettera intimidatoria firmata da sedicenti mafiosi, riceve la solidarietà bipartisan di governo e esponenti parlamentari di entrambi gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra. A partire dal messaggio di vicinanza postato su Twitter dal premier Giorgia Meloni, che tra indignazione e incoraggiamento, ha scritto: «Desidero esprimere tutta la mia solidarietà e quella del Governo al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli per le minacce di morte ricevute. Un gesto ignobile da condannare con assoluta fermezza. Avanti, insieme, a testa alta».
Minacce a Calderoli, Pichetto: sono dimostrazione di debolezza a cui rispondiamo continuando a fare il nostro dovere
Una partecipazione massiva, quella dimostrata al ministro Calderoli vittima di minacce e intimidazioni violente, che in queste ore ha registrato anche le attestazioni di vicinanza rilanciate in dichiarazioni pubbliche da ministri dell’esecutivo e gruppi parlamentari. Come quelle rilasciate dal titolare dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che in merito a quanto accaduto al collega ha commentato con fermezza: «Basta minacce. Solidarietà al ministro Calderoli. Questi atti intimidatori sono una dimostrazione di debolezza a cui rispondiamo confermando gli impegni e continuando a fare il nostro dovere».
Fitto: governo totalmente impegnato nella lotta alla mafia. Avanti con fermezza e rigore
Sulla stessa linea di fermezza anche le parole del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. Il quale, rispetto alle minacce di morte ricevute da Calderoli, dopo aver definito «inaccettabili le minacce ricevute dal ministro Calderoli, a cui esprimo la mia solidarietà e vicinanza», ha rilanciato a stretto giro, sottolineando: «Questo governo è totalmente impegnato nella lotta alla mafia, e non ci sono intimidazioni che possano condizionare il nostro lavoro. Avanti con fermezza e rigore».
Lollobrigida: nessuno si lascerà condizionare da tali vili intimidazioni
Già, perché inflessibilità e incoraggiamento a proseguire sulla linea della fermezza sono le coordinate che motivano tutti i messaggi di solidarietà indirizzati a Calderoli. Come dimostrano anche le parole del ministro Lollobrigida, che sulla vicenda del collega leghista ha a sua volta rilevato: «Esprimo la più completa solidarietà al ministro Roberto Calderoli per le gravi minacce ricevute. Simili atti vanno condannati con la massima fermezza e siamo sicuri che nessuno si lascerà condizionare da tali vili intimidazioni».
Tajani: l’Italia del Sud non ha bisogno della criminalità per tutelare i propri interessi
Minacce che anche il ministro Tajani ha rispedito al mittente, postando il suo messaggio di solidarietà a Calderoli su Twitter scrive: «Esprimo la solidarietà mia e di tutta Forza Italia al ministro Calderoli per le minacce ricevute. So bene che non si farà intimidire. E che l’Italia del Sud non ha bisogno della criminalità per tutelare i propri interessi. Sempre contro le mafie! Forza Roberto!”.
Minacce a Calderoli, Bernini: è chi parla il linguaggio della criminalità a fare il male del nostro Sud
Anzi, come rileva il ministro Bernini nelle sue parole di vicinanza rivolte a Calderoli. E in linea con quanto asserito dal ministro degli Esteri, sono «gravissime le minacce al ministro Calderoli, da sempre impegnato come tutti noi per lo sviluppo dell’Italia intera. È chi parla il linguaggio della criminalità a fare il male del nostro Sud. Un Sud tenace. Che lavora. Che vuole emergere, e che disprezza ogni forma di violenza. Forza Roberto. Siamo tutti uniti contro le mafie».
Ciriani e Calderone: vili intimidazioni. Avanti senza tentennamenti
Una determinazione e una coesione, quella rivendicata ancora oggi dai membri del Governo, che anche i ministri Calderone e Ciriani hanno voluto ribadire. La prima, sottolineando in una nota come il lavoro di Calderoli e quello del Governo «non si fermeranno di fronte a queste vili intimidazioni». Il secondo, osservando con vigore che, «se il dissenso politico è lecito, esprimerlo con violenza e minacce di morte è inaccettabile». E aggiungendo che «Roberto Calderoli non si farà certamente intimidire e il lavoro di riforme che come governo stiamo portando avanti continuerà senza tentennamenti».
Calderoli: non ho paura delle minacce… Vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’autonomia regionale
Del resto, proprio lo stesso ministro Calderoli, denunciando quanto accadutogli su Facebook, ha immediatamente commentato: «Io non ho paura delle minacce, non mi spavento e vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’autonomia regionale. E poi dopo andrò a fare il pensionato sul mio trattore». La linea è e resta: avanti tutta.