Mutui, da FdI una legge per frenare i tassi. Gelmetti: “La casa è minacciata. Necessario tutelare le famiglie”
Un disegno di legge per calmierare l’impatto dell’incremento dei tassi di interesse sui mutui, tutelando insieme le famiglie e il mercato immobiliare. A presentarlo è stato FdI, primo firmatario il senatore Matteo Gelmetti, confermando l’impegno del partito a tutela del “bene casa”, tanto dal punto di vista economico quanto da quello culturale e sociale.
Una risposta alle famiglie con mutui in sofferenza
“L’Italia è uno dei Paesi con il più alto numero di proprietari di abitazioni. Il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive e il 20,5% vive in affitto così come emerge dal rapporto Censis-Federproprietà presentato nel dicembre 2022”, ha ricordato Gelmetti, presentando il ddl che reca il titolo “Nuove disposizioni in materia di mutui bancari” ed è sottoscritto anche dai colleghi Raffaele Speranzon, Nicola Calandrini, Lavinia Mennuni e Vita Maria Nocco. “La casa è un rifugio sicuro ed è percepito come tale dalla stragrande maggioranza degli italiani, soprattutto dopo l’esperienza tragica del Covid”, ha aggiunto Gelmetti, ricordando che oggi “oltre quattro quinti delle famiglie con mutuo in sofferenza, 8 su 10, hanno optato per il tasso variabile e si confermano dunque tra le più esposte all’effetto del rialzo dei tassi“.
Un intervento che “agisce su più fronti”
Si tratta, dunque, di un intervento quanto mai necessario, che “intende agire su più fronti” per dare una risposta quanto più forte possibile. “Innanzitutto”, ha spiegato Gelmetti, si tratta di “tutelare la prima casa di proprietà, a beneficio delle famiglie italiane, e in particolar modo di quelle più esposte al rischio povertà“. “Si intende poi sostenere le domande di mutuo per l’acquisto della casa, e di calmierare l’impatto dell’incremento dei tassi di interesse sui mutui contratti per l’acquisto dell’abitazione principale, a beneficio di un mercato che sta già registrando un rilevante calo delle compravendite”, ha proseguito il senatore di FdI, spiegando che, infine, il ddl intende “evitare un circolo vizioso recentemente sottolineato anche dalla Fabi, che si verifica con l’allungamento dei piani di rimborso del prestito: di fatto ristrutturazioni del debito, che ingenera conseguenze per la banca con l’aumento dei crediti deteriorati e accantonamenti, e per la clientela che avrà difficoltà ad accedere a nuovo credito”.
Cosa prevede il ddl per le “Nuove disposizioni in materia di mutui bancari”
Nello specifico il ddl per le “Nuove disposizioni in materia di mutui bancari” prevede una soglia massima del valore del tasso variabile applicato dalle banche sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa dall’1 gennaio 2023: per i mutui accesi nel 2023 non potrà superare del 2% il tasso d’interesse indicato all’atto della stipula del contratto. La proposta, che si appresta ad iniziare ora il proprio iter parlamentare, poggerà sulle risorse del Fondo di solidarietà implementato per l’anno in corso anche mediante un contributo solidaristico straordinario a carico delle banche che rilasciano il mutuo: un contributo di solidarietà del 25%, che sarà dovuto qualora la banca o l’istituto di credito erogante generino dall’applicazione del tasso d’interesse del mutuo un patrimonio netto superiore a euro 5 milioni di euro.