Occhiuto al Secolo: “O cambio la Calabria o mi dimetto. Meloni? Straordinaria e autorevole”

5 Ago 2023 8:42 - di Mario Campanella
Occhiuto

Roberto Occhiuto, 54 anni, Presidente della Regione Calabria. È tra gli uomini forti di Forza Italia. Laureato in economia e commercio, ha fatto tutta la gavetta in politica. Consigliere circoscrizionale, poi comunale e regionale. Parlamentare dal 2008 al 2021, capogruppo di Forza Italia alla Camera, da quasi due anni è a capo della Regione. Giovedì sera ha portato in consiglio regionale la riforma dei consorzi di bonifica minacciando di dimettersi se non fosse passata.

Perché ha detto che è pronto a lasciare il suo incarico se le cose non cambieranno profondamente?

Perché o cambio la Calabria o non ha senso. In 21 mesi abbiamo riformato il settore idrico, quello dei rifiuti, i consorzi di bonifica e anche la sanità. Ma dobbiamo correre. Non sono qui per perdere tempo. O cambiamo realmente tutto o non ha senso tirare a campare secondo logiche del passato.

La sanità è ancora un punto dolente.

In venti mesi abbiamo assunto 2.500 tra medici e operatori sanitari. 1.700 sono andati in pensione. Se ci fosse stato un commissario esterno e non il presidente a governare la sanità tutto questo non sarebbe stato possibile. E se non avessi assunto i medici cubani, che non hanno tolto un posto di lavoro ai calabresi, saremmo in alto mare.

Però lei ricevette critiche per le assunzioni dei medici cubani

Dalle corporazioni tipo l’ordine dei medici, non dai cittadini. Oggi tutte le Regioni vogliono imitarci e mi chiedono come poter assumere i medici cubani. Che sono bravi e preparati. Ed empatici.

Il governo ha aumentato i posti disponibili nelle facoltà di medicina…

Il governo è stato straordinario dopo decenni di immobilismo e dopo che l’ordine diceva che c’erano troppi medici in giro. Un’assurdità. Grazie ai ministri Bernini e Schillaci è iniziato il processo di cambiamento. Abbiamo bisogno di più medici.

Come giudica i primi nove mesi del governo Meloni?

Eccellenti. La Meloni ha sorpreso tutti, anche me ma non certo perché non sapevo che fosse brava. È andata oltre ogni previsione. Oggi siamo rispettati in tutto il mondo. L’Europa e gli Stati Uniti ci apprezzano. L’Italia sta diventando un modello e speriamo di esportarlo in Europa tra nove mesi.

A febbraio il congresso di Forza Italia. Senza Berlusconi. 

Che è nel nostro cuore. Berlusconi era la nostra forza. Quello che rimediava a tutto. Oggi dobbiamo farcela da soli. Ma noi siamo il partito dei diritti civili, della lotta ai corporativismi, della libertà di impresa. Siamo l’emanazione italiana del partito popolare europeo e dobbiamo contribuire a far nascere un’altra Europa. Antonio Tajani è il nostro segretario nazionale per il suo spessore politico e umano.

Presidente Occhiuto, lei non si è detto contrario all’autonomia differenziata…

Non ho dogmi. Il disegno di legge del governo prevede la rivisitazione della spesa storica. L’autonomia, se rivede quei criteri di assegnazione delle risorse, può essere una opportunità per il Sud.

E il presidenzialismo?

Una cosa da fare. Eleggiamo sindaci e presidenti delle Regioni, perché non possiamo eleggere il presidente del Consiglio? I cittadini vogliono un rapporto diretto con gli eletti. Si fidano e si sentono realmente rappresentati.

La ‘ndrangheta è ancora il problema principale per la Calabria o è un alibi ?

Entrambe le cose. La ‘ndrangheta è un grande cancro. Io ho fatto le liste in Calabria con criteri ultra rigidi. Ma le mafie non possono essere l’alibi per assolvere le incapacità politiche e burocratiche. Il crimine si combatte con l’esempio, ma anche velocizzando le procedure e servendo i cittadini. Nessun alibi deve fermare le riforme. A noi la ‘ndrangheta fa schifo, ma per combatterla serve una pubblica amministrazione trasparente e corretta. Con le chiacchiere non si va da nessuna parte.

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